Luogo - Archivio

Archivio di Stato di Siena

Luogo: Banchi di Sotto, 52, Siena

Chi siamo

L'Archivio di Stato di Siena è uno dei 104 Archivi di Stato previsti in Italia (di cui 101 attivati), ogni capoluogo di provincia, infatti, è -o dovrebbe essere nel caso delle province di recente istituzione- sede di un Archivio di Stato. 

L'Archivio di Stato di Siena dipende, come gli altri, dalla Direzione generale per gli Archivi del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Secondo le vigenti disposizioni di legge (Decreto legislativo n° 42 del 22 gennaio 2004 "Codice dei beni culturali e del paesaggio") l'Istituto conserva il materiale archivistico prodotto prima dell'Unità d'Italia a Siena e nel suo Stato (comprendente all'incirca le attuali province di Siena e Grosseto) e, a partire dall'Unità d'Italia, la documentazione degli uffici amministrativi statali e dei tribunali con sede in città e in provincia, nonché moltissimi archivi non statali di epoche diverse.

Si tratta di un patrimonio vastissimo ed in continuo incremento: versamenti periodici continuano ad essere effettuati, infatti, da tutti gli uffici amministrativi statali e dai tribunali di Siena e della sua provincia; mentre archivi non statali pervengono per deposito, acquisto, dono. Versamenti, depositi, etc. che fanno di questo, come di tutti gli altri Archivi di Stato Italiani, non dei chiusi depositi di carte ma delle entità vive in continua evoluzione.

Museo

Collezione delle Tavolette di Biccherna e Mostra documentaria

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Presso l'Archivio di Stato di Siena è permanentemente esposta la collezione delle Tavolette di Biccherna , a cui si affianca una Mostra documentaria. L'area espositiva è aperta tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato,  con tre ingressi programmati alle ore 9,30/10,30/11,30 chisura ore 12,30; i visitatori vengono accompagnati nella loro visita da unità del personale di custodia dell'Archivio. L'ingresso è gratuito.

Servizio  prenotazioni  visite  di  gruppo  con  o  senza  guida  referente  Fulvia  Sussi  ([email protected] ).

La collezione delle Biccherne è esposta per intero: 105 tavole dal 1258 agli inizi del XVIII secolo. Le tavolette di Biccherna sono, o per lo meno erano all'inizio della loro storia multisecolare, le copertine dei registri di amministrazione della più importante ed antica magistratura finanziaria del Comune di Siena, la Biccherna appunto.
Su queste copertine gli ufficiali di Biccherna dal 1257 cominciarono a far realizzare delle pitture. Le tavolette furono commissionate in seguito anche da altre magistrature del Comune di Siena: la Gabella, il Concistoro, la Camera del Comune, l'amministrazione dei Casseri e delle Fortezze, nonché da diversi enti cittadini: l'Ospedale Santa Maria della Scala, l'Opera Metropolitana, la Compagnia di S. Giovanni Battista della Morte.

A partire dalla seconda metà del XV secolo non furono più commissionate copertine, ma veri e propri quadri, dovuti spesso ai massimi artisti senesi. In mostra si possono ammirare tavole realizzate da Ambrogio Lorenzetti, Paolo di Giovanni Fei, Giovanni di Paolo, Sano di Pietro, Francesco di Giorgio, Francesco Vanni, Ventura Salimbeni, Francesco Rustici detto "il Rustichino"etc.
Le opere sono esposte in cinque sale, di cui tre sono ambienti adibiti anche a deposito archivistico, con questa scelta si è voluto sottolineare la dimensione archivistica delle Biccherne, il loro nascere cioè come semplici segnature archivistiche, il loro essere all'inizio solo copertine di registri di conti, registri che costituivano ovviamente degli archivi.

La seconda parte dell'esposizione è costituita dalla Mostra documentaria divisa in due settori. Nel primo sono proposti documenti su vari aspetti della vicenda storica senese, per un arco temporale che va dal 735/36 all'Unità d'Italia. Tra i tanti documenti messi in mostra si possono ricordare una scelta di bellissimi codici miniati, le pergamene più antiche conservate in Archivio (provenienti dall'Abbazia di S. Salvatore sul Monte Amiata e risalenti al 735/36), testimonianze sui due grandi Santi senesi Caterina e Bernardino, documentazione riguardante il Palio, etc.
Il secondo settore è la mostra Dantesca costituita da documenti in cui sono ricordati personaggi della Divina Commedia o legati comunque al sommo poeta, tra cui Giovanni Boccaccio, di cui si espone il testamento.
Nelle sale della mostra permanente vengono poi di tanto in tanto, soprattutto in occasione della annuale "Settimana della Cultura", allestite delle esposizioni temporanee.

Per le riproduzioni digitali delle immagini delle Tavolette di Biccherna rivolgersi al servizio di fotoriproduzione dell'archivio.

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