Luogo - Biblioteca

Biblioteca Universitaria di Genova

Luogo: Via Balbi 3 e 38B, Genova

Maggiore istituto bibliografico della Liguria, titolare del deposito obbligatorio degli stampati della provincia di Genova, la Biblioteca possiede circa 600.000 unità tra volumi, opuscoli, manoscritti, incunaboli, cinquecentine, autografi, periodici. Le sale della biblioteca sono 34. Le prime tre sale raccolgono la maggior parte del patrimonio librario a stampa proveniente dal Collegio e dalla Casa Professa dei Gesuiti genovesi e delle Congregazioni religiose soppresse nel'700 e nell'800. A parte la 'Terza sala', che occupa il locale originario della Biblioteca gesuitica, la 'Prima sala', il Vestibolo e le sale 33 e 34 che sono dislocate in un magazzino esterno alla biblioteca, le altre sale sono tutte inserite nel magazzino librario che occupa la navata centrale e una cappella destra della chiesa. Nella cappella sinistra rimasta fu costruita, nel 1935, la 'Sala rari e manoscritti' che ancora oggi, insieme all''Atrio rari', custodisce il materiale più prezioso dell'istituto. Le altre sale, sino alla nona compresa, hanno carattere eterogeneo. Le sale dalla undicesima alla trentaduesima, costituite dopo la seconda guerra mondiale, corrispondono ciascuna ad una materia o a più materie affini. Le sale 33 e 34, di recente istituzione, raccolgono in prevalenza opere dei secoli XVI - XVIII solo in parte catalogate. Sempre nel grande magazzino librario si trovano le sale cosiddette 'Ligure' e 'Corsica': la prima, iniziata nel 1865 dal bibliotecario Emanuele Celesia per raccogliere testi stampati in Liguria o di autori liguri, comprende circa 6.000 volumi; la sala Corsica é costituita da circa 180 volumi e opuscoli relativi alla Corsica.
La biblioteca possiede, inoltre, un certo numero di fondi bibliografici pervenuti intorno agli anni '20 - '30: la Biblioteca Manuel Belgrano (donazione della Repubblica Argentina, comprende 1.500 volumi relativi alla storia del territorio argentino), la Geografica degli Stati Americani (costituita per disposizione governativa nel 1931, comprende ca. 1.200 volumi); la Biblioteca del Presidio Militare (cessione permanente del 1934, costituita da testi riguardanti le discipline belliche); il Fondo Laura (costituito da 13.000 volumi ed opuscoli di carattere prevalentemente filosofico e religioso, sociologico e letterario); il Fondo Rossello (lascito degli anni '30, comprende ca. 1.500 volumi soprattutto di materie giuridiche); il Fondo Gropallo ( ca. 1.750 volumi in gran parte di testi letterari).
Durante la prima metà del '900 molte sono state le donazioni e i lasciti sia di materiale librario a stampa sia di materiale manoscritto. Fra questi si ricordano la preziosa donazione Gerolamo Gaslini del 1942 (60 manoscritti di periodo umanistico e 120 incunaboli), il Fondo Umberto Fracchia pervenuto nel 1982 (comprende opere manoscritte e a stampa di carattere letterario) e il Fondo Luigi Pelloux giunto nello stesso anno (contiene opere di argomento prevalentemente storico e militare).
Anche la politica degli acquisti ha incrementato negli anni le raccolte: nel 1954 si acquistò dal Ministero della Pubblica Istruzione una raccolta appartenente alla famiglia De Gaudenzi (contiene soprattutto edizioni dannunziane e di critica dannunziana) e recentissimo é l'acquisto del Fondo Rodocanachi di grandissimo interesse per la storia letteraria del '900.
Nel Settore Conservazione della biblioteca, che custodisce i cimeli più rari e tutto il fondo dei manoscritti, oltre a preziosi codici e corali liturgici, sono particolarmente interessanti la grande raccolta di Autografi (circa 14.000 pezzi nei quali é in parte confluita la posta dei vari direttori della biblioteca che avevano contatti con molti personaggi del mondo intellettuale e politico) e il Fondo Nino Bixio, conosciuto come 'Autografi del Risorgimento' (comprende quattordici cassette di corrispondenza e appunti).
Da molto tempo la sede attuale, ancorchè ampliata con le sale di Via Balbi 38b, non riesce ad assicurare spazio sufficiente per ospitare le collezioni librarie. Per sanare tale problema, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha acquistato la sede, prospicente la stazione ferroviaria di Piazza Principe, dell'ex Hotel Colombia. Questa nuova e prestigiosa dimora permetterà alla Biblioteca di ampliare servizi e coagulare progetti e spinte culturali in una zona territoriale cittadina completamente rinnovata.
 

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