La Giunta comunale di Aosta ha approvato una delibera con la quale si dà il via ad un progetto dedicato agli "orti sociali", intesi come "luogo di incontro e di reciproca connessione tra famiglie, istituzioni e terzo settore anche in una logica generativa e di sistema circolare e in cui possano sperimentarsi anche laboratori didattici a supporto delle tecniche di coltivazione oltre che di una corretta educazione alimentare".
A tal fine 16 orti comunali saranno destinati al progetto, mentre le concessioni dei restanti 175 appezzamenti (rilasciate a partire da marzo) saranno ripartite al 70% per gli "over 60" residenti ad Aosta o in uno dei comuni facenti parte del "Conseil de la Plaine d'Aoste" e al 30% anche a persone non in possesso del requisito dell'età.
L'obiettivo, commenta l'assessora alle Politiche sociali, Clotilde Forcellati, è "aprire la strada per associare la realtà degli orti comunali a esperienze condivise di gestione degli orti a livello di comunità che facilitino la creazione di reti e la messa in comune di conoscenze con un occhio di riguardo ad aspetti quali il mutuo aiuto e l'intergenerazionalità, senza penalizzare i tradizionali fruitori del servizio".