Il Consiglio Valle ha approvato
all'unanimità un disegno di legge che contiene interventi per lo
sviluppo dell'imprenditoria giovanile, femminile e da parte dei
disoccupati di lunga durata nei settori dell'industria e
dell'artigianato. Il testo si compone di 14 articoli mirati a
sostenere l'imprenditoria attraverso la concessione di
contributi una tantum, a fondo perduto, nella misura massima del
60 % della spesa ammissibile (tra 10mila e 80mila euro), rivolti
ai giovani tra i 18 e i 35 anni e alle donne senza limiti di
età.
"Con questo provvedimento - ha detto il consigliere relatore
Corrado Jordan (Av-Vda Unie) - si è ritenuto opportuno, tenuto
conto anche degli obiettivi del Piano delle politiche del lavoro
2021-2023, definire una misura di finanziamento come strumento
di sviluppo nella nostra realtà regionale". Il vicecapogruppo
della Lega Vda, Stefano Aggravi, ha voluto ampliare il
ragionamento alla base del disegno di legge: "Con i colleghi
dell'opposizione abbiamo presentato tre emendamenti che hanno la
finalità di inserire tra i beneficiari dell'intervento anche i
soggetti disoccupati di lunga durata, cioè coloro che dopo aver
perso un posto di lavoro o cessato il lavoro autonomo, sono alla
ricerca di nuova occupazione da più di 12 mesi o da più di 6 se
si tratta di giovani". La consigliera Chiara Minelli (Pcp) ha
dichiarato: "Voteremo questo disegno di legge perché riteniamo
fondamentale rivolgere attenzione all'imprenditoria giovanile e
femminile, così come ai disoccupati di lunga durata. Avremmo
voluto che oltre ai settori dell'industria e dell'artigianato la
norma fosse stata estesa anche ad altri settori come quello
dell'agricoltura e del turismo". Il capogruppo di Fp-Pd, Paolo
Cretier, ha sottolineato che "particolare importanza assume la
presenza del tutoraggio per la redazione di buoni business plan
e la possibilità di cumulo delle misure di sostegno con i mutui
regionali previsti dalla legge 6/2003". Il capogruppo di Forza
Italia, Pierluigi Marquis, nel dichiarare il voto favorevole, ha
dichiarato: Avremmo gradito che il provvedimento fosse esteso a
tutte le categorie, ma intanto si tratta di un segnale
importante".
"Ritengo ineccepibile l'intervento verso i giovani", ha
sostenuto il consigliere della Lega Vda Simone Perron, che ha
avanzato dubbi sul sostegno all'imprenditoria femminile:
"Conosco uomini che vorrebbero aprire un'attività e che non
hanno nessun genere di aiuto come quello previsto da questo
disegno di legge per le donne, uomini che sono penalizzati in
quanto uomini".
L'assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, nella
replica, ha accolto con favore gli emendamenti depositati in
Aula dai gruppi Lega Vda, Pla e FI "perché sono in linea con lo
spirito della legge: dare maggiore vigore al sostegno di
categorie che oggi hanno necessità di maggiore aiuto. Estendere
anche a chi è in disoccupazione da oltre 12 mesi è
un'opportunità di riequilibrio sociale. Questo intervento potrà
essere ampliato ad altri settori, come quelli del turismo e del
commercio, per dare sempre più la possibilità ai giovani di
esprimersi".
Per il consigliere di Fp-Pd Andrea Padovani, "se è vero che in
un mondo ideale il merito dovrebbe essere il punto di
riferimento nella costruzione di una carriera, è anche vero che
in un mondo che non ci fa partire tutti dalle stesse condizioni
di vita, il merito non esiste". Il capogruppo di Av-Vda Unie,
Albert Chatrian, ha aggiunto: "La nostra visione autonomista e
progressista è distante anni luce dalle dichiarazioni fatte dal
Consigliere Perron e ci impone di creare le condizioni per fare
crescere tutti nella stessa maniera, con un'attenzione
particolare a chi parte da condizioni di svantaggio". Il
capogruppo Marco Carrel ha annunciato il voto favorevole di Pour
l'Autonomie, puntualizzando: "Dai lavori in Commissione, è
emerso che pochi giovani hanno fatto ricorso a queste misure e
con scarsi risultati. Dovremmo indagare a fondo e capirne il
motivo. È un interrogativo che dal nostro punto di vista non è
secondario ed è giusto porsi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA