No a "meccanismi scissori che
rischiano di dipingere il mondo tra giusti e cattivi, tra bene e
male". E' quanto dice il presidente dell'Ordine degli Psicologi
Valle d'Aosta Alessandro Trento in merito alla sospensione di
alcuni iscritti non vaccinati. "Il Consiglio di un ordine
professionale - commenta Trento - non può che far rispettare e
applicare le norme". Tuttavia "in qualità di psicologi non
possiamo non cogliere l'importanza della posizione individuale
quale frutto di una storia personale nella quale ogni scelta
assume un senso, talvolta anche più di uno, che non può essere
non ascoltato". Per Trento "siamo profondamente consapevoli, in
quanto professionisti della salute, che il vaccino sia un'azione
fondamentale per la salute pubblica, e come tale vada sostenuto
ed incentivato, anche quando incontra resistenze con la
consapevolezza che una posizione individuale, laddove
incomprensibile ai nostri occhi, non per forza è frutto di
malpensiero. Il nostro lavoro ci insegna proprio questo: anche
di fronte al comportamento più bizzarro o difficilmente
comprensibile, si può trovare una ragione, magari distante dalla
nostra".
E' di quattro giorni fa la notizia che sono 18, su 273
iscritti, gli psicologi sospesi dall'Ordine valdostano per non
essersi sottoposti a vaccino. Il dato era stato pubblicato sul
sito dello stesso Ordine.
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