Sei atleti amputati e dotati di protesi artificiali tenteranno nei prossima giorni la salita al Monte Rosa, raggiungendo i 4.554 metri della Capanna Margherita.
Il team è composto da Moreno Pesce, Cesare Galli, Loris Miloni, Lino Cianciotto, Massimo Coda e Salvatore Cutaia, che saranno accompagnati da guide alpine locali.
"Il Monte Rosa con le condizioni attuali, oltre al confronto con la quota, rappresenta un terreno davvero molto insidioso per atleti amputati e dotati di un arto artificiale" si legge in una nota. "Abbiamo fatto due gruppi: il primo comincerà con me il 15 giugno - spiega Moreno Pesce - e ci saranno Loris e Cesare.
Lino, Massimo e Salvatore, salgono il 18 mattina e verranno affiancati dalle guide alpine che si sono offerte di supportarci per raggiungere questo ambizioso obiettivo. E' stata una necessità quella di creare due gruppi perché abbiamo velocità di salita diverse e sarebbe un pericolo metterci tutti vicini condizionandoci a vicenda. Saliremo ognuno con il passo con il quale saremo in grado di affrontare l'impegnativa ascesa. Il Monte Rosa è un ambiente dove non ti annoi mai, una montagna così grande che permette di decidere come procedere ovviamente seguendo le indicazioni delle guide alpine. Anche la quota sarà un elemento rilevante".
Il progetto - denominato Ama-bilmente - si propone di "trasmettere un importante messaggio sia alle persone diversamente abili che alle persone normodotate: l'invalidità non più come limite un fisico, lo scopo è proprio quello di abbattere l'immensa montagna psicologica della disabilità, affrontando la vera montagna".
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