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Per Umbria jazz un'edizione da "cuore oltre l'ostacolo"

Per Umbria jazz un'edizione da "cuore oltre l'ostacolo"

Per gli organizzatori obiettivi centrati nonostante il Covid

PERUGIA, 18 luglio 2021, 13:38

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un'edizione "faticosa" di Umbria Jazz 2021, ma dalla Fondazione di partecipazione si dicono "molto soddisfatti" sotto vari punti di vista, perché ha realizzato gli obiettivi che si era prefissata. "Abbiamo lanciato il cuore oltre l'ostacolo" ha sottolineato il presidente Gianluca Laurenzi. Un cartellone - è stato sottolineato oggi a Perugia durante la consueta conferenza stampa di bilancio - segnato dalla presenza ancora del Covid (nel secondo fine settimana anche dal maltempo), ma pure dal ritorno del festival con i suoi soliti dieci giorni dopo la pausa dello scorso anno (con solo un fine settimana di concerti ad agosto). Risultati, come ha spiegato Laurenzi, "in linea con le previsioni, con circa 8 mila paganti e quasi 300 mila euro di incasso, dopo che le previsioni del bilancio preventivo erano state di 250 mila". "I conti economici tornano e sono confortanti" per Laurenzi che ha poi ricordato anche che dal costo artistico previsto inizialmente (600 mila euro) si è passati a 370 mila "anche se purtroppo a causa delle defezioni".
    Un'edizione, ha inoltre sottolineato il presidente di Umbria Jazz, che ha contribuito anche alla ripresa del mondo del lavoro dello spettacolo, fermo da un anno e mezzo, con oltre 300 persone dello staff e i quasi 350 musicisti in programma. È stato evidenziato poi come il festival abbia dato l'opportunità a molte aziende del territorio di riprendere l'attività lavorativa ferma da mesi (quasi 70 con circa 600 persone coinvolte direttamente nell'organizzazione dell'evento).
    "Sapevamo che era difficile - ha ribadito Laurenzi - ma abbiamo lanciato il cuore oltre l'ostacolo anche perché, insieme all'aspetto economico, esiste quello dell'anima che ci ha permesso di dire noi ci siamo. Non sono state le giornate tipiche con migliaia di persone ad invadere la città, ma è stato senza dubbio un segnale di ripresa di cui tutti avevamo bisogno e che dimostra che si può convivere con questa situazione". Sono stati infatti oltre 2 mila i tamponi eseguiti a tutto il personale coinvolto e agli artisti, ogni 72 ore, con il rispetto delle norme di sicurezza e sanitarie che hanno quindi permesso di individuare e isolare subito i positivi. A congratularsi con gli organizzatori è stato il sindaco di Perugia Andrea Romizi "per l'impegno messo dal festival in un momento tanto complesso". "Era chiaramente una scommessa - ha detto - ma era da affrontare visto che ha consentito ad una comunità di riprendere e conquistare spazi di vita normale". Soddisfatto invece "a metà" il direttore artistico Carlo Pagnotta: "Il programma c'era ma il pubblico è stato poco perché la gente non gira e ha ancora paura. Col senno del poi potevamo risparmiarci l'Arena Santa Giuliana". Musicalmente è stata comunque un'edizione da ricordare con i grandi nomi del jazz americano protagonisti all'Arena (tra cui il quartetto di Branford Marsalis e il trio di Brad Mehldau).
    Sempre di eccellenza il contributo del jazz italiano, con tra gli altri Enrico Rava (in duo con un pianista di culto come Fred Hersch), Paolo Fresu, Stefano Bollani, Gianluca Petrella e Pasquale Mirra. Non sono mancate poi le incursioni in altri generi, come tradizione del festival, con Angélique Kidjo, Gonzalo Rubalcaba e Aymée Nuviola, il Quinteto Astor Piazzolla e Bokanté. Al teatro Morlacchi è andato invece in scena un vero e proprio festival tematico, la vera novità di quest'anno: dieci eventi con altrettante orchestre italiane per rappresentare lo stato dell'arte delle grandi formazioni ad oggi. Si è caratterizzata come una rassegna unica nel suo genere, con circa 150 musicisti complessivamente sul palco. Una menzione particolare è stata fatta per la seconda edizione perugina di "Uj4Kids", la sezione dedicata ai più piccoli, che ha ospitato 27 iniziative con oltre 3 mila persone ed il coinvolgimento di oltre 500 tra musicisti, docenti ed allievi compresi tra tre e 18 anni. Di rilievo - è stato infine evidenziato come report - anche i numeri del festival online. Ora Umbria Jazz pensa al futuro, con i prossimi appuntamenti del 2021 a Terni con Umbria Jazz Weekend dal 16 al 19 settembre e a Orvieto con Umbria Jazz Winter#29 dal 29 dicembre al 2 gennaio. Con lo sguardo però già rivolto anche al 2022 ma anche al 2023, per l'edizione dei 50 anni del festival.
   

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