Non si riscontra un aumento di
casi di usura ma l'Umbria rientra nella fascia di "rischio
medio" come penetrabilità nel tessuto economico. L'importante è
quindi "non arrivare tardi" e lavorare sulla prevenzione come
hanno sottolineato il presidente della "nuova" Fondazione Umbria
per la prevenzione dell'usura Fausto Cardella, già procuratore
generale presso la Corte di appello di Perugia, e la
governatrice della Regione Umbria Donatella Tesei.
Nel corso della assemblea annuale, come hanno ricordato, è
stato infatti approvato il cambio dello Statuto che consentirà
ora alla stessa Fondazione una variazione di denominazione, non
più "contro l'usura" ma "per la prevenzione dell'usura", forma
giuridica da onlus a ente del Terzo settore, e sede, Palazzo
Ajò, in corso Vannucci a Perugia. Ma soprattutto anche una
maggiore snellezza operativa.
Tesei ha sottolineato come "in questo particolare momento
storico si senta il bisogno che tutte le realtà regionali, le
sue partecipate e gli enti che afferiscono alla Regione facciano
squadra per mitigare gli effetti economici negativi della
pandemia". "Il rischio che soprattutto i piccoli imprenditori si
possano trovare in difficoltà ed essere esposti a rischio usura
è un tema che ci siamo posti" ha sottolineato ancora. "Abbiamo
già emesso - ha aggiunto - numerosi bandi che vengono incontro
anche alle esigenze di molte categorie di imprenditori. Con il
passo compiuto oggi dalla Fondazione, con i vari accordi che si
stanno portando a termine con Gepafin, Cna, Ordine degli
avvocati e Ordine dei Commercialisti, mettiamo nuovi importanti
tasselli nel prevenire il preoccupante fenomeno dell'usura e
nello stare accanto a chi ha subito gli effetti della crisi".
Sono più di cento le persone, tra famiglie e imprese, che
nell'ultimo anno si sono rivolte alla Fondazione per chiedere
aiuto, come ha ricordato poi Cardella. In prevalenza famiglie
"anche se la percentuale di imprenditori, specialmente quelli
più piccoli e gli artigiani, va aumentando" ha commentato il
presidente della Fondazione.
A illustrare nel dettaglio le novità è stato ancora Cardella,
il quale ha spiegato che "grazie all'eleggibilità delle nostre
fideiussioni supportate da Gepafin e Cna, l'iter di erogazione
diventerà più snello ed efficace e potremo anche ampliare la
platea delle persone che potranno farvi ricorso". "In questo
momento - ha proseguito - molti piccoli e piccolissimi
imprenditori, artigiani, professionisti e ristoratori, corrono
infatti il rischio di incappare nelle spire dell'usura per delle
crisi di liquidità che possono essere anche di minima entità".
Secondo Cardella, infatti, "in una situazione debitoria
difficile si può intervenire, in una compromessa non si può più
fare niente".
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