Con il voto unanime dei presenti
(Mancini, Nicchi, Pastorelli e Rondini-Lega, Bettarelli e
Paparelli-Pd, Bianconi-Misto) la Seconda commissione consiliare
regionale, presieduta da Valerio Mancini, ha approvato una
Proposta di risoluzione concernente l'infrastruttura ed i
servizi della Ferrovia Centrale Umbra e che prevede "interventi
in merito all'ottimizzazione degli orari di trasporto ed il
coinvolgimento dei Sindaci dei territori interessati".
Il documento di indirizzo è stato predisposto e votato dopo
un percorso particolarmente partecipato dai vari soggetti
interessati alla materia, a partire dai rappresentanti
dell'associazione Il Mosaico'che hanno presentato una cospicua
documentazione progettuale con la quale veniva rimarcata
l'urgenza di interventi immediati per mitigare il disservizio a
cui sarebbero soggetti i passeggeri pendolari e studenti, con
particolare riferimento alle zone dell'Altotevere.
Alle riunioni della Commissione, sul tema, hanno preso parte
anche l'assessore regionale Enrico Melasecche, sindaci del
territorio dell'Altotevere ed il direttore di Busitalia Umbria.
Il documento di indirizzo - riferisce un comunicato della
Regione - che sarà illustrato all'Aula dal presidente Mancini,
mira ad impegnare la Giunta regionale ad "assumere ogni
iniziativa, in considerazione che tale proposta proviene dal
basso e risponde ai bisogni più volte manifestati dai cittadini,
che consenta di rivedere l'attuale orario di servizio, con
l'eliminazione delle corse veloci su gomma, che pur collegando
Città di Castello alla stazione di Perugia S. Anna, bypassano i
centri abitati di Umbertide e di Ponte S. Giovanni, nodi
fondamentali per il trasporto ferroviario nella nostra regione.
A tal fine -prosegue - occorre prevedere, in sostituzione delle
corse veloci su gomma, l'istituzione di treni veloci con fermate
su Trestina, Umbertide e Ponte S. Giovanni, con tre corse veloci
nel corso della mattinata, e tre corse di rientro, senza
ulteriori aggravi in termini di kilometri-treno".
Mira inoltre ad "assumere ogni iniziativa che modifichi e
ottimizzi gli attuali orari di partenza da Città di Castello
verso Ponte San Giovanni e di ritorno, al fine di permettere
l'interscambio con i servizi di Trenitalia verso
Fontivegge-Università-ospedale Silvestrini, sia verso
Assisi-Foligno-Terni-Roma, mettendo in atto anche interventi di
riqualificazione delle stazioni esistenti potenziando le
biglietterie ed i servizi ai viaggiatori; porre in essere tutte
le azioni utili affinché si ristabilisca il collegamento
ferroviario Città di Castello-Sansepolcro, nella volontà
politica che tutto l'intero tratto ferroviario diventi di
interesse nazionale; porre in essere il ripristino della
ferrovia Sansepolcro - Arezzo, supportando e qualificando come
progetto interregionale la proposta della Regione Toscana e
della Provincia di Arezzo, invitando la Regione Umbria a
coordinate azioni comuni".
Si chiede anche di "assumere ogni iniziativa, in sintonia con
l'attuale Piano regionale dei trasporti e che potrà trovare
conferma ed ampliamento nei successivi atti di programmazione
del settore, coinvolgendo anche i sindaci dei Comuni
interessati, al fine di rendere effettivo il collegamento tra il
fondovalle ed i comuni collinari dell'Alta Valle del Tevere,
anche mediante l'integrazione, con bus di minore dimensione tra
Tpl e Trasporto scolastico dedicato, in maniera tale da rendere
effettivo lo sfruttamento della rete ferroviaria per finalità
turistiche".
Nel documento viene ricordato che "la società Rfi spa
gestisce integralmente la linea ferroviaria ex Ferrovia Centrale
Umbra e che il tratto nord non è considerato di interesse
nazionale. La società Busitalia Sita Nord svolge in Umbria,
oltre ai servizi di trasporto pubblico su gomma, navigazione e
mobilità alternativa, anche i servizi ferroviari sulle
infrastrutture ferroviarie di Umbria Tpl e Mobilità Spa e di
Rfi".
"Nonostante i lavori di rinnovamento che hanno fino ad ora
interessato l'infrastruttura ferroviaria - è scritto nella
Risoluzione -, permangono situazioni di disservizio per i
cittadini residenti nei comuni dell'Alta Valle del Tevere che
quotidianamente hanno la necessità di spostarsi verso il
capoluogo regionale e verso la Toscana, seppure con le
restrizioni dettate dall'attuale fase di emergenza sanitaria da
Covid 19. Viene quindi ricordato che dalle audizioni tenute
dalla Commissione è emerso che tali criticità nel servizio
derivano anche dalle limitazioni di velocità imposte
dall'assenza nell'infrastruttura ferroviaria dei moderni
dispositivi di sicurezza previsti dalla legge a cui si aggiunge
la presenza di passaggi a livello a raso privi di barriere che
obbligano i treni ad un'ulteriore riduzione della velocità di
transito".
"La ex Ferrovia Centrale Umbra - viene rimarcato -
rappresenta un'opportunità di sviluppo per tutto il territorio
regionale anche dal punto di vista turistico, per la sua
possibilità di collegamento alle molte ciclovie, che la stessa
Regione sta realizzando, e ai cammini e sentieri che
attraversano gli splendidi borghi umbri".
A margine del voto il consigliere Michele Bettarelli (Pd) ha
ringraziato il presidente e i membri della Commissione per aver
accolto alcuni suoi emendamenti (presentati nella precedente
riunione) mirati alla valorizzazione ed implementazione del
servizio e della infrastruttura nell'ambito del territorio
Altotiberino e regionale oltre al collegamento con la Toscana.
Il presidente Mancini ha espresso soddisfazione per il
"lavoro unitario che ancora una volta la Seconda Commissione ha
portato a compimento. Questo a testimonianza della condivisa
volontà di lavorare sui problemi che interessano i cittadini. Il
nostro lavoro, come per la Fcu, si basa sull'ascolto del
territorio e la nostra azione diventa importante per la Giunta
alla quale chiediamo di accogliere e promuovere le nostre
iniziative".
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