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Coccetta (Cimo), riaperta interlocuzione con la Regione Umbria

Coccetta (Cimo), riaperta interlocuzione con la Regione Umbria

"Bene conversione dei posti letto Udi a Perugia" aggiunge

PERUGIA, 05 dicembre 2022, 12:26

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Lo scorso primo dicembre è stata una giornata importante per la sanità umbra, sia perché è stata data esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato e così i posti letto dell'Unità di degenza infermieristica dell'ospedale di Perugia sono stati convertiti in posti letto di Medicina, sia perché si è riaperta l'interlocuzione politica con la Regione Umbria": a dirlo è il segretario regionale di Cimo Umbria, Marco Coccetta.
    "La conversione dei posti letto Udi - spiega - mette fine ad una annosa questione avviata da Cimo Umbria nel 2015 con il sostegno della Aaroi e dell'Ordine dei medici. Finalmente - sottolinea Coccetta - i posti letto sono tornati in capo al personale medico e non più solo a quello infermieristico, questo ristabilisce un principio sacrosanto e cioè che spetta al medico la gestione clinica del paziente, soprattutto in un'Azienda ospedaliera di alta specializzazione quale è quella di Perugia".
    "Ma il primo dicembre - prosegue - è stata una giornata importante anche perché è stata riaperta l'interlocuzione politica con la Regione. C'è stato infatti l'incontro con la presidente Donatella Tesei, l'assessore Luca Coletto e il direttore generale della sanità Massimo D'Angelo che è servito per illustrarci a grandi linee la riorganizzazione del Sistema sanitario umbro". "Anche se i dettagli non sono stati forniti - fa sapere Coccetta - nell'ambito di questa razionalizzazione ci è stato assicurato che non ci sarà alcuna chiusura degli ospedali regionali, ma gli stessi ospedali avranno ciascuno una propria mission e su questo noi siamo ampiamente d'accordo. È qualcosa che chiedevamo da tempo".
    "Speriamo però - aggiunge - che nei prossimi incontri si entri nello specifico della riorganizzazione, da parte nostra c'è la volontà di mettere a disposizione tutta la nostra esperienza maturata sul campo per fornire un contributo importante per il bene della sanità umbra". "Al tempo stesso - conclude - continueremo a esercitare il nostro ruolo, quello che compete a una organizzazione sindacale e lo faremo come Cimo Umbria e come Federazione Cimo Fesmed".
   

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