Per il turismo in Umbria il
periodo giugno-agosto 2021 "è andato meglio delle più rosee
aspettative". Lo sottolinea un focus realizzato dall'Agenzia
Umbria ricerche. Rilevando comunque che in generale il Covid e
le misure che si sono rese necessarie per arginare i contagi,
hanno dato "un duro colpo al comparto".
Secondo l'analisi dell'Aur "mettendo a sistema le
informazioni" emerge che giugno 2021 è risultato "migliore" di
quello dell'anno prima, anche se "ancora distante" dal 2019.
"Ma, già a luglio 2021 - si legge nel focus - si ha un primo
risultato molto positivo; gli arrivi sono andati meglio del
2019: circa 263 mila a fronte di 261 mila. Poi ad agosto si è
consumato un vero e proprio capolavoro. Rispetto al 2019 si è
avuto un incremento notevole sia di arrivi (+50.325), sia di
presenze (+181.270) e sia di permanenza media giornaliera
(3,33). Inoltre, non va trascurato che già agosto 2020 era
andato molto bene rispetto al 2019: gli arrivi avevano fatto
registrare un +23.792 e le presenze un +10.487".
Sempre in base all'analisi Aur agosto 2021 "ha fatto segnare
un record dei flussi turistici rispetto a tutti e otto gli anni
precedenti", sia in termini di arrivi, cresciuti del 14,8 per
cento rispetto al 2019, sia di presenze, più 16,3%.
Per l'Aur "sui dati, sicuramente, ha giocato un ruolo
importante la campagna promozionale voluta dalla Regione", "Io
amo il mare dell'Umbria", che "ha centrato l'obiettivo".
L'Agenzia Umbria ricerche ritiene quindi che "oggi più mai è
fondamentale sapersi raccontare" e che "il settore turistico
umbro ha un enorme potenziale di crescita".
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