"Le dichiarazioni diffuse dalla
Garante per l'infanzia e l'adolescenza, Maria Rita Castellani,
sono soltanto le ultime di una lunga serie di uscite
imbarazzanti e fuori luogo, che evidenziano come le posizioni
espresse pubblicamente sul tema dei diritti civili, siano del
tutto incompatibili con la funzione e il ruolo assegnatole dalla
legge regionale sulla base del principio di autonomia e
indipendenza": lo affermano, i consiglieri dei gruppi di
minoranza dell'Assemblea legislativa, che ne chiedono le
dimissioni.
"Tenuto conto del profilo scelto a suo tempo dalla Lega - si
legge nella nota dei consiglieri -, avevamo segnalato già in
occasione della sua nomina, il rischio di vedere ben presto
strumentalizzata a fini politici la figura del Garante,
schiacciata su posizioni sessiste e ultraconservatrici, che ben
poco hanno a che vedere con la diffusione di una cultura
dell'infanzia e dell'adolescenza, finalizzata al riconoscimento
dei bambini e delle bambine come soggetti titolari di diritti.
Abbiamo sperato che prevalesse in lei il senso delle istituzioni
che, come dovrebbe sapere, al di là di ogni legittimo credo
religioso, sono fondate sui valori della democrazia e della
laicità dello Stato. Ma, nostro malgrado, non è stato così.
Avremmo voluto sentirla denunciare le aggressioni, i casi di
bullismo e di violenza motivata dall'orientamento sessuale che
colpisce decine di minori anche all'interno delle scuole
dell'Umbria. La dottoressa Maria Rita Castellani, invece, in
qualità di Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza, a proposito
del Ddl Zan, è arrivata a sostenere, tra le altre, che, con
l'approvazione di questo progetto di legge, 'il sesso biologico
non avrà più importanza dal punto di vista sociale perché
conterà soprattutto il sesso culturale come, d'altra parte, si
potrà scegliere l'orientamento sessuale verso cose, animali, e o
persone di ogni genere e, perché no, anche di ogni età, fino al
punto che la poligamia come l'incesto non saranno più un tabù,
ma libertà legittime'. Tali farneticanti dichiarazioni che vanno
persino oltre le posizioni espresse dall'ala oltranzista e
ultracattolica vicina sia al senatore della Lega Simone Pillon,
che alla stessa Castellani".
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