"Quest'anno dobbiamo
ripartire e non dire ciò che ci ha portato via la pandemia, ma
ciò che ci ha donato. Dopo un anno di dolore io ora sono
affascinato. All'orizzonte c'è una stagione nuova sotto il
profilo spirituale, umano, morale, civile, etico, culturale e
perché no anche economico": ad affermarlo l'imprenditore
Brunello Cucinelli in veste di presidente del Teatro Stabile
dell'Umbria durante la presentazione della nuova stagione del
Teatro Morlacchi di Perugia.
"L'Umbria - ha detto ancora - è una delle migliori terre
dell'umanità. Siamo nati con la bellezza e ora cerchiamo di
rinascere alzando gli occhi al cielo perché - ha proseguito
citando San Benedetto - più la notte è buia e fonda più le
stelle brillano e sono lucenti". Per Cucinelli questi mesi
caratterizzati dalla pandemia sono stati "una cosa intensa,
forte ma comunque congiunturale" e sotto il profilo economico
anche in Italia "ci sarà rinascita, affronteremo la crescita con
quel fermento che genera creatività e desiderio".
"La pandemia - ha proseguito - ci ha lasciato tre grandi
temi: l'idea di non volgere le spalle alla povertà, di mangiare
il giusto perché ce ne sia per tutta l'umanità e di vedere dove
e come ogni cosa viene prodotta per non recare danni alla terra.
Serve farsi coraggio - ha concluso Cucinelli - e una sorta di
nuovo contratto sociale con il creato, affrontando un nuovo
mondo per equilibrare profitto e dono".
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