Insulti rivolti a "200 persone
libere che a Perugia, in piedi, distanziati, in silenzio, con un
libro in mano, hanno manifestato contro l'approvazione del Ddl
Zan e per questo sono stati indicati come 'fascisti'" sono stati
denunciati da Stefano Pastorelli, capogruppo della Lega alla
Regione Umbria. "Siamo vicini a questi uomini e queste donne -
aggiunge - ed esprimiamo loro piena solidarietà".
"Immaginate - afferma Pastorelli in una nota - cosa sarebbe
accaduto se qualcuno si fosse permesso di insultare i
manifestanti del pride di Roma, invece tutto tace. Ci chiediamo
altresì quale sia il pensiero della sinistra in Umbria in merito
a certi atteggiamenti dei manifestanti Lgbt e del loro offendere
i simboli della religione cattolica con immagini dissacranti".
"Al contrario della sinistra che con il Ddl Zan vuole mettere
il bavaglio a chi la pensa diversamente, noi della Lega siamo
per la libertà di pensiero e di espressione, a patto che non si
manchi di rispetto a milioni di fedeli in Umbria e in tutto il
mondo, offendendo la religione e portando in piazza immagini
blasfeme di Gesù e della Madonna" sottolinea ancora Pastorelli.
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