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Presidente Società emostasi, meno incidenza trombosi over 60

Presidente Società emostasi, meno incidenza trombosi over 60

"Più alta importanza protettiva vaccino AstraZeneca"

PERUGIA, 14 giugno 2021, 15:55

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Negli ultrasessantenni l'incidenza delle trombosi in sedi inusuali segnalata dopo la vaccinazione con AstraZeneca è più rara e al tempo stesso l'importanza protettiva che fornisce il vaccino contro gli effetti del virus è più alta": Lo ha detto all'ANSAPao lo Gresele, presidente della Società italiana per lo studio di emostasi e trombosi e docente dell'Università Perugia. del cambio di indicazioni per l'impiego del preparato studiato dall'Ateneo di Oxford.
    Gresele ha ricordato che le decisioni vengono prese dalle autorità regolatorie "in corso d'opera in base alle informazioni che man mano si rendono disponibili dalla continua attività di farmacovigilanza".
    "Stiamo combattendo - ha aggiunto - una battaglia contro un'epidemia che non ha precedenti. Un'esperienza mai fatta prima e che in tempi rapidissimi, inimmaginabili in precedenza, ha permesso di produrre su larga scala più vaccini contro il SarsCov2. Quello di AstraZeneca era stato testato, nei primi studi registrativi, su una popolazione non anziana e per questo se ne era preferito inizialmente l'uso in particolare per i giovani. Proprio in questa fascia di popolazione però sono cominciate poi ad arrivare segnalazioni di trombosi in sedi inusuali, soprattutto tra le donne. Un quadro sindromico legato ai vaccini che utilizzano il vettore virale piuttosto che l'mRna".
    Altro fattore da considerare è il rapporto tra rischi e benefici. "Se la circolazione virale è alta - ha spiegato Gresele - i benefici dell'uso del vaccino superano i rischi, considerato che sono emersi una media di sei ricoveri in terapia intensiva di pazienti Covid per 100 mila abitanti contro 1,9 casi di trombosi nella fascia 20-29 anni. Ora che la circolazione del virus è molto bassa è calato praticamente a zero il rischio di ricoveri nelle terapie intensive per i più giovani mentre rimane ovviamente immutato il quadro del rischio trombosi".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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