La "piena legittimità dell'esito
del congresso" del Pd che si è svolto in Umbria, "e dunque della
carica di segretario in capo a Tommaso Bori" è stata ribadita al
termine di un incontro a Roma tra il coordinatore della
segreteria nazionale Marco Meloni, lo stesso Bori, Francesco De
Rebotti, Massimiliano Presciutti e Alessandro Torrini.
Quest'ultimo - riferisce il Pd -, nel riconoscere il "lavoro
ancora da compiere nella ricostruzione della comunità
democratica umbra", ha apprezzato la "volontà comune di dare
avvio a un percorso di condivisione degli appuntamenti politici
e programmatici, così da rimettere il Pd umbro maggiormente in
contatto con la realtà regionale, con i suoi impellenti bisogni
e da renderlo capace di tradurre l'incapacità di governo
dell'Amministrazione regionale e il dissenso nei confronti della
destra in consenso verso le proposte del Pd e in maggiore
competitività nei prossimi appuntamenti elettorali". Si è
inoltre assunto l'impegno di invitare tutti i candidati al
congresso a partecipare alla prima riunione dell'assemblea
regionale del Pd, in programma il 13 giugno, e a coinvolgere
l'intero gruppo dirigente nella vita democratica del partito".
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