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Città tartufo impegnata per cavatura patrimonio Unesco

Città tartufo impegnata per cavatura patrimonio Unesco

Entro 2021 decisione su candidatura per Unesco

PERUGIA, 24 marzo 2021, 17:04

Redazione ANSA

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La 'Cerca e cavatura del tartufo in Italia" un importante patrimonio culturale di conoscenze e pratiche tramandate oralmente per secoli che va salvaguardato perché non vada disperso, con l'Umbria tra i protagonisti di questa tradizione. Un know how così importante da essere proposto dalla comunità del tartufo come patrimonio culturale immateriale dell'Umanità e la cui candidatura è ora in fase finale di valutazione nella sede centrale dell'Unesco, a Parigi, che dovrebbe pronunciarsi entro il 2021. Tra i promotori dell'iniziativa l'Associazione nazionale Città del tartufo, composta da 57 amministrazioni pubbliche dislocate dal nord al sud dell'Italia.
    "Il percorso tutto parte da molto lontano, dal 2012, quando in una riunione ad Alba con le Città del tartufo fu portata sul tavolo l'idea di candidare questa tradizione - spiega Michele Bosagli, presidente Associazione Nazionale Città del Tartufo -.
    Con il tempo è stata presa consapevolezza che il bene da candidare come bene immateriale è la tradizione della ricerca e quindi portare avanti la memoria di coloro che da secoli oramai vanno a cercare tartufi in Italia".
    Attualmente sono circa 80 mila i cosiddetti cavatori o cercatori di tartufo regolarmente autorizzati in Italia e che hanno passato un regolare esame. Il progetto che è stato avviato ha permesso un lavoro di catalogazione finora mai realizzato, permettendo di documentare una tradizione secolare praticata e tramandata in gran parte del Paese.
   

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