Secondo il report 2021 sul
benessere equo e sostenibile (Bes) pubblicato dall'ISTAT, la
Provincia autonoma di Bolzano risulta prima per quanto riguarda
il tasso di occupazione, il tasso di ingresso in sofferenza dei
prestiti bancari alle famiglie, la presenza di organizzazioni
non profit sul territorio e la presenza di agriturismi. Non si
posiziona in fondo alla classifica in nessun indicatore, ma aree
con margine di miglioramento risultano essere la presenza di
donne e di under 40 nelle amministrazioni comunali.
Il tasso di occupazione della popolazione tra i 20 e i 64
anni si attesta nella nostra provincia al 77,2%, il più elevato
in Italia dove la media è del 62,6%, diminuita rispetto all'anno
precedente (63,5%) anche a causa delle ripercussioni della
pandemia da Covid-19 sul mercato del lavoro. La Provincia
autonoma di Bolzano si attesta al primo posto (tasso netto 0,1)
e registra anche la più elevata diminuzione decennale (da 1,0%
del 2010 a 0,1% nel 2020) per quanto riguarda il tasso di
ingresso in sofferenza dei prestiti bancari alle famiglie.
L'ISTAT afferma che il trend di questo indicatore che coglie,
almeno in parte, la vulnerabilità finanziaria e le difficoltà
delle famiglie, sembra non risentire in maniera evidente
dell'effetto della crisi pandemica, grazie al potenziamento
degli interventi a sostegno delle famiglie indebitate, alla
tradizionale propensione al risparmio delle famiglie italiane e
alla contrazione dei consumi nell'ultimo anno.
Primo posto, condiviso con la provincia autonoma di Trento,
la regione autonoma di Aosta e Gorizia, anche per quanto
riguarda le organizzazioni non profit attive sul territorio:
oltre 104 ogni 10mila abitanti, rispetto alla media italiana di
60,1 ogni 10mila abitanti. Con 42,3 agriturismi ogni 100 kmq, la
Provincia autonoma di Bolzano si conferma al primo posto per
presenza di agriturismi sul territorio, rilevando però un calo
del 1,9% rispetto al 2010. Infine, la Provincia autonoma di
Bolzano risulta seconda, dopo Napoli, come crescita nella
valorizzazione del patrimonio museale italiano, guadagnando +5,9
punti rispetto all'anno precedente. Non rientra però nelle
eccellenze della valorizzazione del patrimonio museale italiano,
posizionandosi a distanza rispetto alle prime Napoli, Trieste,
Roma, Firenze, Milano e Venezia.
Produrre meno rifiuti e aumentare la raccolta differenziata
genera effetti positivi sull'ambiente e di conseguenza sulla
salute e il benessere delle persone. I dati presenti nel report,
per questo indicatore aggiornati al 2019, mostrano che la
produzione di rifiuti urbani in Italia si attesta a 30,1 milioni
di tonnellate, pari a 503,6 chilogrammi per abitante. Di questi
rifiuti, il 61,3% è stato soggetto a raccolta differenziata. Nel
2006 era stato emanato un decreto (Decreto legislativo 152/2006
e Legge 296/2006) che fissava l'obiettivo del 65% di rifiuti
soggetti a raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2012.
Obiettivo che, nel 2019, 54 provincie italiane su 107 non hanno
ancora raggiunto. La Provincia autonoma di Bolzano registra un
tasso di rifiuti soggetti a raccolta differenziata tra il 67,9 e
il 75,1%, superando l'obiettivo prefissato.
Risultato critico per quanto riguarda l'indicatore
"Amministratori comunali donne", dove la Provincia autonoma di
Bolzano risulta nell'ultima fascia con valori percentuali tra
24,5 e 28,4%. Posizione intermedia, con un valore tra 26,9 e
30,1%, per gli amministratori comunali di età inferiore ai 40
anni. La Provincia di Bolzano si posiziona nella prima metà
della classifica anche per l'indicatore "Comuni con servizi per
le famiglie interamente on line", con un valore percentuale tra
il 23 e il 37,1%. L'ISTAT descrive questo rapporto come una
ricerca che assume come punto di partenza la multidimensionalità
del benessere e, attraverso l'analisi di un ampio set di
indicatori, descrive l'insieme degli aspetti che concorrono alla
qualità della vita dei cittadini. I 152 indicatori presi in
analisi sono raggruppati in categorie: salute, istruzione e
formazione, lavoro e conciliazione tempi di vita, benessere
economico, relazioni sociali, politica e istituzioni, sicurezza,
benessere soggettivo, paesaggio e patrimonio culturale,
ambiente, innovazione ricerca e creatività, qualità dei servizi.
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