Domenica 11 giugno il personale
viaggiante di Trenitalia sui treni regionali incrocia le braccia
per 8 ore, dalle 9 alle 17. La protesta è indetta da Filt Cgil,
Fit Cisl e Asgb e riguarda capotreni e macchinisti ed è stata
decisa al termine di un confronto del tutto deludente con i
responsabili di Trenitalia. Le organizzazioni sindacali
lamentano in una nota una mancanza di un confronto serio che
porti a costruire soluzioni concrete condivise: "È dal 2019 che
a livello locale non vengono sottoscritti verbali di accordo
rimandando tutte le tematiche a livello nazionale", fanno notare
i sindacati.
I problemi più importanti - si legge - si registrano sui
turni di lavoro sempre più compressi che non consentono soste
adeguate alle refezioni e un utilizzo sproporzionato dello
straordinario giornaliero, la mancanza di soluzioni conciliative
vita-lavoro, l'impossibilità in certi periodi di poter usufruire
delle ferie, la mancata pianificazione di assunzioni adeguate
minime per sostituire il personale in pensione. Sindacati e
lavoratori sono anche preoccupati per la questione sicurezza,
tema su cui ad oggi Trenitalia ha fatto ben poco per trovare
soluzioni condivise con le istituzioni. Nel quadro generale si
pone anche la situazione particolarmente critica della
Valsugana. "La questione bordini dei treni in Valsugana è
assolutamente irrisolta nonostante la Provincia abbia chiesto a
RFI con urgenza di rinnovare i binari a fine 2022. I treni
minuetto, come avevamo già denunciato in tempi non sospetti,
continuano ad avere problemi ai bordini e quindi soppressioni
programmate. A questi disagi se ne aggiungeranno di ulteriori
per i lavori nella tratta Borgo-Bassano dovuti all'installazione
del sistema di sicurezza marcia treno. Un intervento che
comporterà la chiusura della linea in tale tratta dal prossimo
lunedì, 12 giugno al 12 agosto, con notevoli problematiche per i
viaggiatori", concludono i sindacati.
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