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Chico Forti: "Non sono solo, non lo sono mai stato"

Chico Forti: "Non sono solo, non lo sono mai stato"

Lo zio: la situazione sembra immobile

TRENTO, 08 febbraio 2023, 19:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Questa statua per me è un'iniezione di vita, carburante per un serbatoio in rosso. Una statua pesante, sia fisicamente che per le sue responsabilità.
    Ringrazio mia madre e mio zio, ormai croce anche della nazione".
    Chico Forti, condannato nel 2000 per omicidio negli Usa dove si trova detenuto, ha inviato un audio messaggio, anche grazie alla collaborazione degli amici di Forti e alla loro pagina Facebook, per l'inaugurazione della statua a lui dedicata nella sala delle conferenze della Cassa centrale di Trento, avvenuta in occasione del suo sessantaquattresimo compleanno. L'opera è di Nello Petrucci, scultore di Pompei, che assieme alla famiglia di Bocelli e all'imprenditore carrarese Gualtiero Vanelli intende dare voce alla causa di rimpatrio di Forti in Italia. Bocelli ha inviato a Forti anche un video messaggio.
    "Grazie a tutti voi, che avete zoppicato con me. Indubbiamente ho sofferto e lottato, ma vi ho sempre sentito al mio fianco", ha detto. La statua, ha aggiunto Forti, "onora mia madre, i miei figli, e tutti coloro che non hanno mai smesso di credere nella giustizia". Chico Forti ha detto di sentire "isolamento e solitudine come contrazioni involontarie che tolgono la voglia di vivere", ma ha aggiunto "non sono solo, non lo sono mai stato. Sento la solidarietà come lo scalpello, sento che voi state estraendo il mio corpo dalla roccia che lo avvinghia", ha aggiunto Forti.
    "La commutazione della pena è una delle cose che frenano il rientro in Italia. Mi hanno detto che bisogna tenere i toni bassi, non usare parole come innocenza, giustizia e libertà. E questo abbiamo fatto per un sacco di tempo, ma non possiamo subire passivamente la situazione che sembra immobile", ha detto Gianni Forti, zio di Chico. Presenti all'evento anche il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, il vicepresidente regionale, Roberto Paccher, ed il presidente di Cassa Centrale, Giorgio Fracalossi.
   
   

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