Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Balasso a Rovereto, il pubblico può assistere alle prove

Balasso a Rovereto, il pubblico può assistere alle prove

In scena con lo spettacolo "Amori disperati in tempo di guerre"

TRENTO, 30 gennaio 2023, 11:31

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

L'autore Natalino Balasso si esibirà al teatro Zandonai di Rovereto il 3 febbraio con lo spettacolo "Amori disperati in tempo di guerre". È però prevista una anteprima giovedì 2 febbario dalle ore 14.30 alle 16.30 con le prove aperte (max 100 spettatori fino ad esaurimento posti).
    Sempre giovedì 2 febbraio, alle ore 18, presso il ridotto del Teatro Zandonai, sarà possibile anche incontrare la compagnia di Balasso fa Ruzante: Natalino Balasso, Andrea Collavino e Marta Cortellazzo Wiel e con la regista Marta Dalla Via.
    Balasso prende ispirazione dai testi dall'opera di Angelo Beolco, attore e commediografo padovano del Rinascimento, famoso per aver dato vita al personaggio di Ruzante, un contadino padovano ruspante, famelico e poltrone, re-inventando un gergo che ne mantiene senso e suono. Una drammaturgia fatta di scelte lessicali che sono, in pieno stile Ruzantiano, scelte politiche e polemiche. Un mondo di villani dove la peste va e viene, dove tragico e comico sono fusi e conditi da desideri fisici inappagati e diritti non riconosciuti, viene intriso di malinconico humor. Demistificata la città, sbeffeggiato il potere e l'idea falsata di benessere alla quale abbiamo sacrificato tutto rimane un sapore bucolico e amaro. Non resta che permettere alla risata di diventare esperienza critica su di sé e l'altro da sé, nel e per il presente.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza