La corte d'appello di Parigi ha
rinviato a giudizio per omicidio colposo plurimo Air France e
Airbus per responsabilità indiretta nell'incidente del volo
Rio-Parigi che fece 228 morti nel 2009. La decisione annulla il
non luogo a procedere pronunciato nel 2019 dal tribunale di
primo grado, sentenza favorevole alla compagnia e al
costruttore.
Tra i morti ci furono tre trentini e tre altoatesini: Rino
Zandonai, 60 anni, direttore dell'associazione Trentini nel
Mondo, Luigi Zortea, 66 anni, sindaco di Canal San Bovo, e
Giovanni Battista Lenzi, 58 anni, consigliere regionale del
Trentino Alto Adige, che stavano rientrando in Italia dopo un
viaggio di solidarieta' in Brasile per progetti sostenuti
proprio dalla onlus Trentini nel mondo. Le vittime altoatesine
furono invece Georg Martiner, 25 anni di Ortisei, residente a
Bolzano ma nato in Brasile, di Alexander Paulitsch, 35 anni di
San Candido, e di Georg Lercher, 34 anni, anche lui di San
Candido.
All'annuncio della sentenza che rinvia in tribunale Air
France e Airbus, i parenti delle vittime presenti in tribunale
si sono abbracciati e commossi. I legali di Airbus hanno
denunciato una "decisione ingiustificata" e annunciato ricorso
in Cassazione.
Air France "nega di avere colpe di rilevanza penale
all'origine dell'incidente", ha affermato da parte sua
l'avvocato della compagnia.
Il 1 giugno 2009, il volo AF447 da Rio de Janeiro a Parigi si
inabissò in pieno Atlantico. I piloti, disorientati da un guasto
tecnico mentre attraversavano una zona di turbolenze, non erano
riusciti a riprendere il controllo dell'A330. Nell'incidente
morirono 216 passeggeri e 12 membri dell'equipaggio.
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