In Toscana si registra una
situazione di severità idrica elevata che configura uno dei
periodi più siccitosi degli ultimi vent'anni: le criticità
maggiori nei territori costieri che attingono acqua dalle falde
e nelle comunità montane perché si approvvigionano dalle fonti,
mentre nei territori che attingono acqua dai bacini la
situazione è meno grave. E' quanto emerso dall'incontro
convocato ieri dall'assessora regionale all'ambiente e difesa
del suolo Monia Monni a cui hanno partecipato sindaci, Autorità
idrica Toscana (Ait), le Autorità di distretto, Anci, Upi ed
Anbi.
In particolare evidenziata "una condizione critica sul
Serchio, stabile nel Grossetano anche se l'Ombrone grossetano ha
ormai un andamento simile ai periodi di luglio e agosto degli
scorsi anni, una tendenza pari al periodo siccitoso del 2017 del
lago di Massaciuccoli" mentre l'Arno "non è ancora arrivato ai
livelli del 2012. I pozzi, nelle zone di Livorno, Grosseto,
Pistoia si trovano in una situazione peggiore rispetto agli anni
precedenti. Sostanzialmente per tutti i corpi idrici sotterranei
si riscontrano criticità". Invece i bacini di Bilancino e
Montedoglio "rappresentano un'importante riserva idrica, e
stanno garantendo l'approvvigionamento ai territori della
Toscana centrale: se necessario potranno garantire
approvvigionamenti anche ad altri territori" della regione. La
gravità della situazione, si spiega ancora, è confermata anche
dalle indicazioni ricevute dal Consorzio Lamma che ha
registrato, nei primi mesi dell'anno, una forte riduzione dei
fenomeni piovosi, anche rispetto al 2017. Inoltre, attualmente,
si prevede un luglio ed agosto con temperature sopra la media e
precipitazioni sotto la media, che sarà causa anche di
importanti fenomeni di evaporazioni delle acque. Per quanto
riguarda la situazione degli invasi "possiamo affermare - si
spiega - che quelli di grandi dimensioni stanno sostanzialmente
bene, mentre non stanno bene gli invasi naturali, in particolare
Massaciuccoli e Chiusi".
"La riunione - ha commentato Monni - è stata utile anche per
definire alcune azioni da intraprendere per la gestione di
questa situazione criticità e, insieme ad Ait e a Cispel,
rappresentante dei gestori del servizio idrico, abbiamo
condiviso la necessità di chiedere un ulteriore sforzo ai
gestori per la stesura di un programma straordinario di ricerca
delle perdite e di interventi di riparazione. Ridurre le perdite
è una delle azioni più efficaci per risparmiare la risorsa
idrica e questo lo abbiamo verificato in questo anno proprio
grazie al grande lavoro svolto dai gestori che ci ha permesso di
recuperare circa 25mila mc di acqua, metà del lago di Bilancino.
Con i sindaci abbiamo anche condiviso la necessità di emettere
ordinanze per la gestione e tutela della risorsa, come indicato
da Ait, nei territori più fragili. Purtroppo siamo davanti ad un
evento siccitoso tra più gravi degli ultimi venti anni, e
pertanto serve il contributo di tutte e tutti affinché non si
sprechi inutilmente acqua. Tanti piccoli accorgimenti possono
fare la differenza."
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