Un lungometraggio tra diario
intimo e documentazione storica, che racconta in chiave
originale e inedita uno dei paesi più martoriati dalla storia
recente, fra tragedia, ironia e poesia: arriva in sala 'Bosnia
Express', il nuovo documentario del regista fiorentino Massimo
D'Orzi. La pellicola, spiega una nota, va in scena il 2
febbraio, ore 21.00, al cinema La Compagnia, alla presenza del
regista e resterà in programma fino al 7 febbraio.
Nel film, si spiega, un treno attraversa lento il cuore della
Bosnia Erzegovina: Sarajevo, Tuzla, Srebrenica, Konjic, Mostar.
Le diversità sono molteplici in questa zona e la tensione qui ha
un potenziale distruttivo. Fortunatamente non sempre: talvolta
può avere una forza creativa e rigenerativa. Al centro del film
ci sono le donne, le prime vittime dei conflitti, che qui,
invece, diventano l'emblema della vitalità di questo territorio,
con le sue espressioni artistiche, le sue musiche, canti, danze,
teatro e fotogrammi cinematografici. Il film indaga sulle cause
del conflitto e mostra che la vitalità di questi luoghi non
smette di brillare e di esprimere bellezza.
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