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Prof della Normale 'scopre' Dante in affreschi a Pisa

Prof della Normale 'scopre' Dante in affreschi a Pisa

Ipotesi Giulia Ammannati su dipinto coevo. Poeta è all'Inferno

PISA, 31 gennaio 2022, 15:51

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Potrebbe essere il ritratto di Dante Alighieri (1265-1321) una delle figure rappresentate negli affreschi coevi che il pittore medievale Buonamico Buffalmacco (1262-1340 circa) dipinse dal 1336 sulle pareti nel Camposanto di Pisa. È l'ipotesi che Giulia Ammannati, professoressa di Paleografia alla Scuola Normale, avanza in un articolo in via di stampa sugli Annali della Scuola. Nella sezione del Giudizio Universale degli affreschi, solerti arcangeli spingono all'Inferno una folla di reietti, in cui spicca un uomo vestito di rosso e assai somigliante al ritratto giottesco di Dante al Bargello (ante 1337). "Perché Buffalmacco avrebbe fatto precipitare all'Inferno proprio Dante? - si legge in un testo della Normale - Giulia Ammannati nel suo studio non si basa solo su somiglianze fisionomiche, ma riconduce questa ipotesi al contesto storico-politico dell'epoca, e all'aspro contrasto che opponeva Papato e Impero".
    L'arcivescovo di Pisa Simone Saltarelli, stretto collaboratore di papa Giovanni XXII, - ricorda questo studio - si era dovuto rifugiare ad Avignone presso il Pontefice negli anni (1327-29) in cui Pisa fu occupata da Ludovico il Bavaro, che vi insediò anche un proprio antipapa (Niccolò V). In quelle vicende i filoimperiali avevano tratto succosi argomenti da un'opera di Dante, il trattato De Monarchia, presto condannata al rogo dagli emissari del Papa avignonese. Ecco che il Dante teorico di un'Italia unita anche sotto l'Impero può esser stato stigmatizzato negli affreschi di Buffalmacco, nella cui ispirazione i domenicani pisani e lo stesso arcivescovo ebbero un ruolo fondamentale. "Il personaggio barbuto accanto a lui - prosegue lo studio - potrebbe allora essere Virgilio, messo al bando forse anche per la sua fama medievale di mago, accusa che peraltro colpì lo stesso Dante negli ultimi anni della sua vita.
    Ma cosa sapevano i pisani dell'aspetto di Dante quando Buffalmacco dipingeva in Camposanto? Saltarelli e Buffalmacco erano fiorentini e potevano aver visto il ritratto di Dante al Bargello".
   

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