L'Università di Pisa ha messo a punto
un protocollo per decontaminare i sedimenti dei porti di oltre
il 60% dei metalli pesanti in soli 100 giorni. La
sperimentazione è avvenuta a Piombino (Livorno), rende noto
l'ateneo, "nell'ambito del progetto Grrinport, acronimo di
Gestione sostenibile dei rifiuti e dei reflui nei porti, appena
concluso, ha riguardato i porti di Piombino, Ajaccio, Livorno e
Cagliari ed è stato finanziato dal Programma Interregionale
Marittimo Italia - Francia".
I ricercatori del dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei
sistemi, del terrario e delle costruzioni dell'Università di
Pisa e dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e
ricerca ambientale), spiega l'ateneo, "hanno prodotto un piano
di azione per la gestione sostenibile dei sedimenti che ha
portato alla definizione di una procedura utile caso per caso".
I risultati delle prove di elettrocinesi sui sedimenti marini
prelevati a Piombino, osserva il docente pisano Renato Iannelli,
"sono promettenti e ora vogliamo ottimizzare il processo per
ridurre i consumi elettrici e di materiali, i tempi di
trattamento e gli scarti".
Una volta decontaminati, i sedimenti potranno essere riusati
nell'ottica dell'economia circolare come materiali di recupero
nei cantieri e nei manti stradali.
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