di Antonio Fatiguso
Lo snowboard assicura all'Italia
l'undicesima medaglia di Pechino 2022, una in più di quelle
vinte a PyeongChang 2018. Il merito è della determinazione della
squadra mista di cross, specialità all'esordio olimpico, che ha
visto la portabandiera azzurra Michela Moioli e il bronzo
nell'individuale Omar Visintin vincere l'argento, battuti di 20
centesimi solo dai veterani americani Lindsey Jacobellis e Nick
Baumgartner, gli atleti più anziani nella disciplina, con i loro
76 anni combinati e le 9 partecipazioni ai Giochi. Nella fitta
nevicata al Genting Snow Park di Zhangjiakou, gli azzurri hanno
impreziosito la prova grazie al quarto posto di Lorenzo
Sommariva e Caterina Carpano: il team Italia 2 ha chiuso al
quarto posto, dietro il Canada (Eliot Grondin e Meryeta Odine),
perché nella finale c'erano ben due squadre tricolori. La
Moioli, con il volto ancora pieno di lividi per la caduta di
giovedì nella finalina di cross individuale, ha dimostrato di
avere una volontà ferrea malgrado abbia visto sfumare la
conferma olimpica, risollevandosi dopo la botta sia fisica sia
morale incassata giovedì e trovando una medaglia quanto mai
preziosa. Lei, amicissima di Sofia Goggia, ha ringraziato il
compagno di squadra Visintin, altro esempio di grande
determinazione dato che, appena il 10 dicembre, l'altoatesino
vincitore di una Coppa del Mondo, volò fuori pista durante una
prova di Coppa a Montafon, in Austria, riportando un trauma
cranico, la lussazione del gomito sinistro e una rottura del
tendine. "Ho dovuto dare tutto e Omar mi ha trascinato, l'ho
seguito", ha affermato la Moioli a fine gara e, ripensando alla
finale mancata di giovedì, ha tagliato corto: "Quel giorno è
andata cosi", pur mostrando ancora disappunto. "Era la prima
volta di questa gara alle Olimpiadi e alla fine è una
possibilità di medaglia in più - ha aggiungo la snowboarder
bergamssca - Io ero tesa, molto, però avevo Omar che, oltre a
partir davanti, mi ha trascinato con la sua tranquillità e
positività, e ho cercato solo di fare una bella gara: una bella
prova anche per me perché dopo l'altro giorno ero in down.
Questi due giorni ho fatto fisioterapia alle caviglie, per i
postumi della caduta nel singolo, poi Omar ha fatto il bronzo e
mi son gasata tantissimo. .Visintin, da parte sua, ha detto di
essere abituato a vedere "Michela correre. E' stato bello fare
la gara insieme", mostrando ancora una volta affiatamento.
"Avrei messo la firma per l'argento e il bronzo - il bilancio
personale dell'azzurro -. Dopo la gara individuale sapevo che la
prova a squadre sarebbe stata una grossa possibilità di
medaglia, soprattutto con Michela che è in formissima. Ho
lavorato nell'ultimo mese e mezzo per essere qui dopo
l'infortunio; i medici mi avevano detto che ce l'avrei fatta ed
io ho cercato di vivermela bene, anche se non fossi stato al
100%. Sicuramente perdere un mese completo di allenamento mi ha
tolto forza nel braccio e nella parte alta del corpo. Quel mese
l'ho sfruttato per riposarmi" La Moioli, in semifinale, aveva
piegato con un buon vantaggio la Jacobellis che, affermatasi
nell'individuale del 10 febbraio era riuscita a ritornare sul
podio olimpico a distanza di sedici anni dall'argento beffa dei
Giochi di Torino 2006, diventato un tormentone, come da lei
raccontato. "Il primo obiettivo è raggiunto: abbiamo superato il
numero di medaglie vinte a Pyeongchang", ha commentato da parte
sua il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ricordando che il
risultato "lo abbiamo fatto grazie a una disciplina come lo
snowboard dove siamo diventati una potenza mondiale" grazie al
bottino di un argento e un bronzo. L'ultima medaglia
"rappresenta per la nostra portabandiera Michela una
straordinaria rivincita dopo la gara individuale dell'altro
giorno e per Omar una meravigliosa conferma delle sue grandi
capacità", ha aggiunto Malagò che ha avuto parole di
ringraziamento anche per la coppia di Italia 2. "Complimenti a
Caterina e Lorenzo che hanno lottato fino all'ultimo. Questa
Italia può regalarci altre gioie", ha concluso.
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