Duro attacco contro la Cina da
parte del futuro ambasciatore Usa a Pechino. "Non possiamo
assolutamente fidarci" del governo cinese per quanto riguarda
Taiwan "per questo la priorità degli Stati Uniti è rendere
Taipei un osso duro", ha dichiarato davanti alla commissione
esteri del Senato americano Nicholas Burns, designato dal
presidente Joe Biden per guidare la missione diplomatica Usa a
Pechino. Burns ha anche parlato delle recenti incursioni di
aerei da guerra cinesi nella zona aerea di Taiwan, definendole
"particolarmente discutibili".
Diplomatico di carriera che ha lavorato in diverse
amministrazioni statunitensi, sia sotto Democratici che
Repubblicani, Burns ha poi accusato il governo cinese di essere
"aggressivo nei confronti dell'India lungo il confine
himalayano, del Vietnam, delle Filippine e altri nel Mar Cinese
Meridionale e del Giappone, nel Mar Cinese Orientale".
"Pechino ha lanciato una campagna di intimidazione contro
l'Australia e, più recentemente, contro la Lituania. Il
genocidio della Repubblica popolare cinese nello Xinjiang, i
suoi abusi in Tibet, il soffocamento dell'autonomia e delle
libertà di Hong Kong e la prepotenza nei confronti di Taiwan
sono ingiusti e devono cessare", ha continuato Burns senza mezzi
termini sottolineando alla fine che il potere della Cina non
deve essere sopravvalutato: "Hanno pochissimi amici. Non hanno
veri alleati", ha decretato invitando "a non dare troppo peso ai
loro punti di forza né a sottovalutare quelli degli Stati
Uniti", ha detto alla commissione.
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