"Mi piace particolarmente la
sensibilità che si manifesta per gli atleti paralimpici
all'interno del decreto correttivo, consentendo loro l'attività
garantendo il mantenimento del posto di lavoro e la salvaguardia
dello stipendio e dei contributi previdenziali: avranno 30
giorni continuativi di permesso per preparare gare ed eventi,
fino a un massimo di 90 giorni l'anno. E i datori di lavoro
potranno chiedere un rimborso per le spese sostenute". Così la
ministra del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone,
durante la conferenza stampa di presentazione del decreto
correttivo alla riforma dello sport. "L'intento era quello di
individuare uno schema di tutele e adempimenti collegati che non
fosse impattante rispetto al contesto descritto - ha poi
concluso parlando in generale del correttivo - Il lavoro portato
a termine non è stato facile, perché ci sono una serie di
adempimenti che rimangono. Non potevamo destrutturare un sistema
che dà controlli sulla generalità del sistema del lavoro, ma
viene ridefinito in un contesto di semplificazioni importanti".
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