La maggioranza degli italiani, in questo secondo Natale dall'inizio della pandemia, trascorrerà le festività a casa, in famiglia o con i parenti e gli amici più stretti, anche per effetto della preoccupazione per la risalita dei contagi e del diffondersi della variante Omicron.
A dare magia ci pensa però il cielo: e allora, occhi puntati su una parata di pianeti e sulla cometa di Natale.
Cosa si farà allora in queste feste? Gli indicatori e i sondaggi danno in aumento le spese per il cibo rispetto allo scorso anno mentre crollano purtroppo le prenotazioni nei ristoranti. Tuttavia c'è da dire che il Green pass rafforzato permette comunque a 3,5 milioni di italiani di tornare a festeggiare il Natale in ristoranti, agriturismi e pizzerie, anche se si tratta della metà rispetto al 2019, prima della pandemia, rileva la Coldiretti.
Chi resterà in casa avrà a disposizione cinema e programmi con i palinsesti dedicati al Natale su ogni tv, tra classici e concerti. Anche per chi andrà a teatro c'è l'imbarazzo della scelta. Così come per chi visiterà musei (da ricordare il Super green pass) e mostre, da Dalì ai presepi. Infinite, inoltre, le buone letture da fare o da regalare in questi giorni, tra le ultime uscite anche i gialli.
E il menù di Natale? Resta tradizionale per due italiani su tre: pesce e crostacei per la vigilia, carni e primi della tradizione per il pranzo del 25 dicembre, con brodi, fritti e dolci tipici - panettoni e pandori su tutti, meglio ancora se artigianali - come dettano le consuetudini della festa, anche e soprattutto nella dimensione locale. Ma si affermano anche i piatti vegani, che compariranno sul 10% delle tavole, e quelli bio o a km zero, scelti dal 5%.