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Dossier carceri, urge ricognizione spazi nelle 13 strutture

A Palazzo Lascaris presentata 7a edizione del rapporto

Torino ANSAcom

Presentato a Torino, a Palazzo Lascaris, sede del consiglio regionale del Piemonte, il settimo Dossier delle criticità strutturali e logistiche delle carceri piemontesi, realizzato con il contributo dei garanti comunali delle persone detenute. Il garante regionale Bruno Mellano ha annunciato che, grazie a 25 milioni di euro di fondi europei, verrà riqualificato il carcere minorile di Torino, il Ferrante Aporti. Tra gli interventi previsti la realizzazione di un nuovo accesso su corso Unione Sovietica tra il Tribunale dei Minori ed il palazzo storico La Generala. “In Piemonte è previsto un forte investimento per il compound della giustizia minorile e l’Istituto Ferrante Aporti - ha spiegato Mellano - è infatti stato deciso un intervento straordinario di 25,3 milioni. Vista l’importanza dell’iniziativa, chiediamo che siano attentamente studiate la progettazione architettonica e urbanistica di tale intervento”. Dal Dossier emerge quanto sia necessaria e urgente "una completa e attenta ricognizione degli spazi presenti nelle 13 strutture penitenziarie per adulti del Piemonte e nel carcere minorile di Torino. Spesso spazi, stanze, locali, magazzini, depositi, cortile, pur esistenti, risultano trascurati, sottoutilizzati o del tutto inutilizzati, potrebbero essere opportunamente recuperati o convertiti per le attività formative, scolastiche, lavorative, sanitarie, di socialità, sportive, culturali o ricreative", si legge nel dossier. “Per il 2023 - ha proseguito Mellano - si prevede un milione di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio immobiliare penitenziario di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Come Coordinamento regionale dei garanti chiediamo al Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria di svolgere entro sei mesi un’attenta ricognizione degli spazi presenti nelle tredici strutture penitenziarie piemontesi per adulti e, appunto, nel carcere minorile di Torino affinché ambienti inutilizzati o abbandonati possano essere recuperati per attività formative, lavorative o di socializzazione”. “La rete dei garanti comunali, coordinata dal garante regionale - ha affermato il componente dell’Ufficio di Presidenza Gianluca Gavazza, nel salutare l’Assemblea - è una ricchezza che permette una presenza quotidiana in ogni Comune sede di Istituto di pena di cui il Dossier, giunto alla settima edizione, è frutto”. All'incontro a Palazzo Lascaris erano presenti i garanti comunali di Alessandria Alice Bonivardo, Asti, Paola Ferlauto, Biella, Sonia Caronni, Cuneo, Alberto Valmaggia, Ivrea, Raffaele Orso Giacone, Saluzzo, Paolo Allemano e di Torino Monica Cristina Gallo. I garanti hanno evidenziato le criticità dei loro istituti, spesso strutture vecchie, con carenza di personale e la necessità di nuovi spazi. “A breve – ha aggiunto Mellano – vedranno la luce progettazioni della Regione assai innovative relative agli sportelli lavoro e multiservizi e agli agenti di rete. È necessario che le carceri piemontesi mettano a disposizione spazi e uffici per permettere l’incontro degli operatori con i detenuti”. L'architetto Cesare Burdese, già componente della Commissione Architettura penitenziaria del Ministero della Giustizia, ha chiuso i lavori sottolineando come “i rapporti con l’Amministrazione penitenziaria siano spesso rigidi, burocratici e legati a concetti e schemi spaziali del passato”.

In collaborazione con:
Consiglio regionale del Piemonte

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