Il forte impatto dei diritti sull'opinione pubblica americana pare aver dato un contributo importante nell’indirizzare il risultato delle elezioni di midterm. Tanto che il diritto all'aborto è diventato più importante, negli ultimi giorni di campagna elettorale, rispetto all'inflazione o all'economia in difficoltà. Sono alcuni degli spunti emersi nel corso dell'evento "L'America dopo le midterm", promosso da YouTrend al Grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino.
"Per i Repubblicani l'economia in difficoltà e la poca popolarità di Biden erano due punti a favore - ha spiegato Francesco Costa, vicedirettore del Post - prima del voto i sondaggi misuravano le priorità degli elettori e l'inflazione era comunque la prima. I Repubblicani hanno regalato ai Democratici un tema vincente come il diritto all'aborto. Sul piano politico è raro vedere una strategia così autolesionista, senza contare che, anche sull'inflazione, non sono stati in grado di chiarire per tutta la campagna elettorale quale fosse la loro proposta per ridurla.
Tutti hanno presente, del resto, persino i più grandi antagonisti di Biden, che l'inflazione non è un fenomeno solo statunitense". Dello stesso avviso Marilisa Palumbo del Corriere della Sera: "Per mesi si è parlato solo del prezzo della benzina alle stelle, poi la sentenza della Corte Suprema, che ha abolito il diritto federale all'aborto, ha generato una forte mobilitazione sul tema dei diritti che ha aiutato ampiamente i Democratici. Passata l'estate i Repubblicani hanno tentato di riportare l'attenzione sull'economia, sulla sicurezza e sull'immigrazione ma, evidentemente, questo non è bastato. Per i Democratici è andata meno male del previsto perché ha funzionato l'idea di puntare sulla difesa dei diritti".
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