Starbucks pagherà le spese di
viaggio per le sue dipendenti costretti ad abortire lontano da
casa e a prescindere dalla decisione finale della Corte Suprema
sulla Roe v. Wade. Lo ha reso noto la societa' in una nota ai
suoi 240 mila lavoratori specificando che il rimborso delle
spese di viaggio interesserà coloro che sono costrette ad
allontanarsi oltre 160 km in cerca di strutture sanitarie per
l'accesso all'interruzione di gravidanza o a interventi per
cambiare sesso. Starbucks si unisce quindi ad altre aziende
americane, come Salesforce, Amazon, Microsoft, Tesla, che hanno
preso decisioni analoghe.
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