(ANSAmed) - BEIRUT, 05 GIU - Nella suggestiva cornice
libanese di Deir al Kalaa, sulle montagne che sovrastano la
capitale Beirut, l'ambasciata d'Italia in Libano ha celebrato la
Festa della Repubblica, ricevendo l'abbraccio della folta
comunità di italiani in Libano e di numerosi esponenti di vari
ambiti della società libanese.
Nel suo discorso, l'ambasciatrice italiana Nicoletta
Bombardiere ha prima ricordato ai presenti il significato per
l'Italia della festa del 2 giugno e si è poi rivolta agli ospiti
libanesi: "Se guardiamo a questo luogo - ha detto
l'ambasciatrice parlando dal palco di Deir al Kalaa - siamo
ispirati dal senso di bellezza e armonia, nonostante gli eventi
traumatici del passato. Ci viene ricordato che ciò che è stato
distrutto può essere ricostruito".
"Ciò che la maggior parte dei libanesi, in questo momento
difficile, desidera vedere le loro istituzioni ricostruite,
funzionanti e responsabili; un modello socio economico
produttivo; un ambiente pulito e l'accesso ai servizi pubblici;
giustizia indipendente, compresa la giustizia sull'esplosione
del porto di Beirut", ha proseguito Bombardiere.
"Il Libano si trova di fronte a una svolta critica", ha detto
l'ambasciatrice. "L'elezione del Presidente della Repubblica e
la formazione del governo sono passi necessari verso le riforme
tanto attese". Ad ascoltare l'ambasciatrice italiana c'erano
massimi esponenti dell'élite politica libanese.
Al Libano, ha aggiunto Bombardiere, "non mancano mezzi e
capacità per riprendersi. Ciò di cui c'è bisogno è la volontà
politica della leadership e l'unità sugli interessi del paese e
il bene della sua gente".
Su questo, ha ribadito l'ambasciatrice, "il sostegno italiano
al Libano non è mai venuto meno anche nei momenti più difficili.
E non vacillerà. Il nostro impegno per Unifil (il contingente
Onu schierato nel sud), il nostro sostegno alle forze di
sicurezza, la nostra assistenza umanitaria e allo sviluppo, la
nostra cooperazione culturale e la conservazione del patrimonio
rimangono impegni costanti", ha assicurato l'ambasciatrice.
(ANSAmed).
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