(ANSA) - ROMA, 05 GIU - "I nostri Paesi sono legati da una
salda amicizia e da una solida alleanza, come hanno mostrato
chiaramente la visita del presidente del Consiglio Giorgia
Meloni a dicembre scorso e la missione in Iraq del ministro
della Difesa Guido Crosetto a inizio maggio. Se l'Italia è
sempre stata al fianco dell'Iraq, oggi le nostre relazioni sono
più forti che mai". Così l'ambasciatore d'Italia in Iraq,
Maurizio Greganti, ha inaugurato la Festa della Repubblica a
Baghdad, davanti a un pubblico di oltre 400 convitati, incluse
autorità locali, esponenti della Comunità internazionale,
imprenditori italiani e iracheni, esponenti dei centri di
ricerca, delle università e della società civile irachena, a cui
è stata presentata anche la candidatura di Roma a ospitare
l'Expo 2030.
L'ambasciatore ha quindi ripercorso tutti i settori di
collaborazione tra i due Paesi: difesa e sicurezza - settori che
hanno visto una netta crescita anche grazie al comando italiano
della missione Nato in Iraq appena concluso - rapporti economici
e commerciali, cooperazione allo sviluppo e tutela delle
minoranze, cultura e archeologia - un pilastro delle relazioni
italo-irachene, le cui prestigiose scoperte sono state raccolte
in un volume di pregio realizzato in partnership con l'Istituto
Treccani.
Il vice ministro degli Affari Esteri, Mohamed Hussein Bahr al
Uloom, ha riaffermato l'importanza dei rapporti tra i due Paesi
dal punto di vista culturale, ma anche economico e commerciale,
e ha ringraziato profondamente l'Italia per il costante supporto
nei confronti dell'Iraq, della sua democrazia, della
ricostruzione, nella costruzione di un modello di sviluppo
sostenibile e nella lotta al terrorismo - parole particolarmente
sentite nell'anno in cui ricorre il ventesimo anniversario degli
attentati di Nassiriya.
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