Umberto Vattani, il padre della Collezione Farnesina, l'iniziativa unica al mondo che ha dotato il Ministero degli Esteri italiano di una raccolta d'arte contemporanea di rara importanza, è in questi giorni a New Delhi. Il 26 maggio inaugurerà la mostra "La Grande visione italiana. Collezione Farnesina", con 71 opere selezionate dal progetto che è frutto della sua intuizione.
L'Ambasciatore, come tutti ancora lo chiamano, racconta all'ANSA come è nata la Collezione e il significato di questo viaggio dell'arte nel mondo. "L'edificio che ospita il ministero è un monumento prezioso, una delle più ammirevoli architetture del Razionalismo italiano, progettata da Enrico Del Debbio. Ma è stato a lungo vissuto come un contenitore freddo, quasi respingente, che metteva a disagio", spiega Vattani.
"Quel palazzo, inoltre, restava irrimediabilmente etichettato come monumento del regime fascista. Quando nel 2000 vi sono arrivato, con l'incarico di segretario generale, ho avuto l'intuizione di trasformarlo in contenitore d'arte e ho iniziato a farmi prestare opere da artisti, collezionisti, fondazioni. Un bronzo di Consagra fu il primo ad arrivare, donato dallo stesso autore, e venne collocato nell'atrio d'ingresso. Seguirono Dorazio, Carla Accardi, Perilli, e tantissimi altri". "Da allora - prosegue - la Collezione è andata arricchendosi, fino alle 630 opere attuali, tutte prestate con la formula del comodato d'uso. In quel momento, inoltre, non esisteva nessuno dei grandi musei italiani del contemporaneo; il Maxxi, il Madre, il Mambo, il Mart di Rovereto, il Museo del Novecento di Milano, sono venuti tutti dopo. La nostra collezione è stata la prima a raccontare l'energia degli artisti italiani, dai futuristi ai metafisici, dall'arte povera agli astrattisti nel Novecento e nei primi decenni di questo millennio". E "dopo il successo dell'apertura della nostra sede ai visitatori, abbiamo deciso recentemente di aprire un nuovo capitolo, la diplomazia dell'arte, portando in viaggio una selezione della collezione". Accanto a "La Grande Visione Italiana" Vattani sta promuovendo il suo più recente progetto, "Il Distretto del Contemporaneo, che ha già avuto l'endorsment del ministro degli Esteri Antonio Tajani. "È un progetto - sottolinea - che vuole evidenziare la ricchezza dell'area di Roma tra Flaminio, Foro Italico e Farnesina, una zona con una rara concentrazione di architetture del Novecento, e in continua evoluzione, grazie ai recenti apporti del Maxxi e del Parco della Musica di Renzo Piano. Questo nucleo urbanistico, che ha come perno la sede del Ministero degli Esteri, può diventare oggetto di un progetto che lo valorizzi come capitolo del patrimonio ambientale e urbanistico della nostra capitale".
La Collezione Farnesina a Delhi raccontata da Umberto Vattani
La diplomazia dell'arte nelle parole dell'ex segretario generale
