(di Franco Quintano)
Gli ottimi rapporti dell'Italia con
la Macedonia del Nord sono stati sottolineati dall'ambasciatore
a Skopje Andrea Silvestri, che ha ribadito il pieno appoggio al
cammino europeo del Paese balcanico, con il quale va avviato al
più presto il negoziato di adesione all'Ue. "I rapporti tra
Italia e Macedonia del Nord sono assolutamente positivi su tutti
i profili. Mentre si avvicina il trentennale delle relazioni
diplomatiche tra i nostri due Paesi, negli ultimi mesi sono
riprese anche le visite di alto livello politico. Dopo quella
del novembre scorso del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese,
il 12/13 aprile è venuto a Skopje il presidente della Camera
Roberto Fico che ha rilanciato la cooperazione
interparlamentare, e altre importanti visite seguiranno nei
prossimi mesi", dice l'ambasciatore in un'intervista all'ANSA.
In tutte queste occasioni, come pure nelle analoghe missioni
in Italia di ministri macedoni (da ultimo Difesa, Cultura e
Agricoltura), aggiunge Silvestri, "è stata riaffermata
l'eccellenza delle nostre relazioni bilaterali, non solo
politiche ma anche economiche e culturali. Abbiamo da poco
concluso accordi e memorandum nel campo della difesa e
dell'agricoltura, mentre altri sono in via di finalizzazione per
ambiente, cultura e antidroga, e abbiamo inoltre avviato
numerose collaborazioni istituzionali, anche con il ministero
dell'Interno, l'Anac e il Consiglio di Stato". "Insomma, una
collaborazione a tutto campo, che investe anche la promozione
della lingua italiana e i partenariati universitari. Per non
disperdere il patrimonio di esperienze e relazioni rappresentato
dai tanti macedoni che hanno studiato in Italia abbiamo poi
promosso la costituzione di un Alumni".
Ricordando come l'Italia sia stata vicina alla Macedonia del
Nord anche per quanto riguarda la pandemia, con la donazione in
particolare di 250.000 dosi di vaccino Pfizer, l'ambasciatore
sottolinea che a livello economico l'Italia è il settimo partner
commerciale. Il nostro Paese, osserva, "ha molto da offrire alla
Macedonia del Nord, in particolare nei settori agricolo e
agro-alimentare, ma anche nel campo delle infrastrutture e dei
trasporti (il Paese è al crocevia tra Corridoio VIII e X),
della modernizzazione della difesa, della transizione ecologica,
della gestione dei rifiuti e delle città intelligenti, con
tecnologie sostenibili e rispettose dell'ambiente. E l'Italia
resta protagonista in termini di eventi e manifestazioni".
"A breve la Festa della Repubblica, che dopo tre anni
torneremo a celebrare in presenza nella suggestiva cornice di
Kursumli An, un grande caravanserraglio ottomano della città
vecchia di Skopje. Una giornata che sancirà la capacità tutta
italiana di conciliare tradizione e innovazione". In ottobre,
aggiunge, sarà allestita "una mostra di land art esponendo le
opere di due artisti italiani, Antonio Massarutto e Roberto
Ghezzi, realizzate all'interno del nuovo parco nazionale di Shar
Planina". E sempre in ottobre vi sarà la consueta Settimana
della lingua e della cultura italiana, dedicata quest'anno a
L'italiano e i giovani. Inoltre, afferma Silvestri, "anche in
connessione con il Festival di Giffoni (giunto quest'anno alla
sua decima edizione in Macedonia del Nord) intendiamo
organizzare una giornata dedicata alla grande scuola italiana
dei fumetti, molto nota anche in quest'area geografica. E a fine
maggio organizzeremo una rassegna dedicata agli eroi e antieroi
del nostro cinema e vi sarà spazio pure per la musica".
Silvestri sottolinea quindi come l'Italia si sempre stata
"uno strenuo sostenitore dell'ingresso dei Balcani occidentali
nell'Ue. Un'integrazione giustificata da ragioni geografiche,
economiche, culturali e sempre più anche strategiche, specie nel
contesto attuale dell'aggressione militare russa all'Ucraina. Un
passo decisivo verso la stabilizzazione definitiva dell'area
passerà infatti senza dubbio dalla sua integrazione europea".
"Questo è tanto più valido nel caso della Macedonia del Nord,
Paese candidato dal 2005 e che da numerosi anni è giudicato
idoneo ad avviare i negoziati di adesione", osserva
l'ambasciatore. Un Paese capace di riforme coraggiose e che
anche negli ultimi mesi ha dimostrato in modo inequivocabile la
propria scelta di campo occidentale e europea. "Occorre pertanto
onorare al più presto la decisione già assunta dal Consiglio
europeo del marzo 2020, adottando il quadro negoziale e
convocando la Conferenza intergovernativa. A tale proposito,
sosteniamo gli sforzi di tutti i soggetti interessati per
risolvere le divergenze attuali e superare il veto bulgaro. In
particolare, il nostro Paese si avvale di tutte le occasioni
utili per favorire il dialogo tra le parti". E per scongiurare
ulteriore instabilità e sviluppi negativi nei Balcani in
conseguenza del conflitto armato in Ucraina, l'ambasciatore
Silvestri sostiene che "la principale misura a mio avviso è
proprio quella dell'avvio dei negoziati con Macedonia del Nord e
Albania. Sarebbe l'inizio di un percorso non breve ma che
darebbe un chiaro e irreversibile segnale di indirizzo,
sventando possibili rischi di destabilizzazione e contribuendo
nel modo più efficace al consolidamento del percorso di crescita
di questi due Paesi".
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