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>ANSA-INTERVISTA/ 'Italia e Israele, un rifiorire di iniziative'

>ANSA-INTERVISTA/ 'Italia e Israele, un rifiorire di iniziative'

L'ambasciatore Barbanti: 'Le nostre economie sono complementari'

TEL AVIV, 21 maggio 2022, 12:47

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(di Massimo Lomonaco) Dopo il difficile periodo dovuto alla pandemia, tra Italia e Israele c'è "un rifiorire di iniziative": non solo nei rapporti bilaterali ma anche in molti altri settori. Parola di Sergio Barbanti, da pochi mesi alla guida dell'ambasciata d'Italia a Tel Aviv. "Questo - dice in un'intervista all'ANSA - è il momento per riprendere i progetti in cantiere e programmi intensi di visite, già avviate con l'arrivo dei ministri dello Sviluppo economico Giorgetti e del Turismo Garavaglia, e in prospettiva per svolgere il Quinto Vertice intergovernativo, presieduto dai premier dei due Paesi".
    Tuttavia, nonostante le difficoltà del periodo trascorso, i rapporti sono proseguiti ed hanno visto visite importanti, come quella passata del ministro Di Maio. La lotta alla pandemia - ricorda Barbanti - ha registrato una collaborazione tra le due sanità nazionali costante e ad altissimo livello, visto anche che Israele è stato apripista "nella vaccinazione di massa e all'avanguardia in altri aspetti dell'intervento sanitario". Gli interventi ricompresi dal Pnrr, a giudizio dell'ambasciatore, offrono poi nuovi campi alla storica collaborazione con Israele.
    "Specie nei settori per noi fondamentali della transizione digitale ed ecologica, dove Israele è molto avanzato e complementare all'Italia". Come del resto lo sono le due economie: l'Italia come seconda potenza manifatturiera Ue e Israele con l'hi-tech.
    Va ricordato che nei primi tre mesi dello scorso anno, Israele è stato il terzo mercato di esportazione dell'Italia nell'area Mena. "C'è stata anche una significativa ripresa dell'interscambio con un +26% rispetto al 2020. Una complementarietà - spiega il diplomatico - sulla quale si può costruire ancor di più nel futuro". Il settore energetico è al primo posto, anche per la crisi in Ucraina: "C'è molta attenzione ai giacimenti di gas israeliano. E sono diversi i progetti, incluso quello del gasdotto EastMed, ora esaminati con maggior senso di urgenza. Le reti infrastrutturali presenti e possibili in Israele nell'ambito della geopolitica delle infrastrutture fanno di questo Paese un hub per l'intera regione, nella quale l'Italia ha consolidati interessi".
    Tra i risultati della collaborazione bilaterale, Barbanti ha citato l'Accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica (finanziato con 2,5 milioni per parte) con oltre 200 progetti e la terza edizione di 'Accelerate in Israel' per start-up italiane (promosso con Ice, Intesa San Paolo Innovation Center e Camera di commercio Israele-Italia).
    La guerra in Ucraina ha poi accelerato il tema complessivo della pace. "L'Italia con la Ue - sottolinea l'ambasciatore - rimane fedele alla soluzione a due Stati e si oppone a misure che la compromettano". In questo contesto "sosteniamo con forza gli Accordi di Abramo e quindi il giusto tentativo di Israele di normalizzare le proprie relazioni internazionali. Questi Accordi non sono tuttavia sostitutivi del rilancio dei negoziati con i palestinesi".
    Barbanti infine evidenzia la voglia di cultura italiana che c'è in Israele, ricordando l'importanza della comunità ebraica italiana anche come ponte tra i due Paesi e sottolinea l'impegno della cancelleria consolare dell'ambasciata in favore degli italiani in Israele (oltre 17.600): "Stiamo facendo in modo che possano aver accesso a tutti i servizi. Abbiamo lanciato l'esperimento dei servizi consolari mobili con l'obiettivo di portare il consolato ai cittadini e non solo viceversa".
   

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