Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mondo
  1. ANSA.it
  2. Mondo
  3. Europa
  4. In Montenegro la sfida tra Djukanovic e Milatovic

In Montenegro la sfida tra Djukanovic e Milatovic

Alle urne per il ballottaggio delle presidenziali

(ANSAmed) - BELGRADO, 02 APR - In Montenegro si vota oggi per il ballottaggio delle presidenziali, che vede la sfida tra il capo di stato uscente Milo Djukanovic, veterano della politica locale alla ricerca di un terzo mandato, e il giovane economista Jakov Milatovic, da poco entrato in politica e desideroso di interrompere il lungo potere del presidente, che è alla guida del piccolo Paese balcanico ininterrottamente da un trentennio sia come capo di stato che come premier. Aperti dalle 7, i seggi chiuderanno alle 20 (stessa ora italiana). Al primo turno del 19 marzo scorso Djukanovic - che è leader del Partito democratico dei socialisti (Dps) - ha ottenuto il 35,3%, mentre a Milatovic - co-fondatore del Movimento Europa ora (Pes) - è andato il 28,9%. Milatovic è tuttavia dato da molti per favorito potendo contare sull'appoggio annunciato dagli altri cinque candidati in lizza al primo turno, tutti avversari di Djukanovic. 'Mandare in pensione Djukanovic' è stata la parola d'ordine di Milatovic, che nel duello televisivo a chiusura della campagna elettorale ha definito il presidente uscente 'ultimo dittatore europeo', accusandolo della corruzione e della criminalità dilaganti nel Paese. "Lei si presenta in modo falso come l'uomo del futuro", ha ribattuto Djukanovic, che rinfaccia allo sfidante i suoi stretti legami con la Serbia, e insiste nel sottolineare i suoi meriti nell'aver consolidato il posto del Montenegro nel campo occidentale - l'indipendenza conquistata nel 2006 con la separazione da una Unione con la Serbia, l'ingresso nella Nato nel 2017 e il negoziato di adesione alla Ue in corso da un decennio. Entrambi gli sfidanti, che si professano europeisti convinti, si sono detti certi della vittoria. Una sconfitta di Djukanovic segnerebbe la fine di un'era in Montenegro, da un paio d'anni in preda a una profonda instabilità politica e istituzionale, e dove lo steso Djukanovic ha sciolto nei giorni scorsi il parlamento fissando nuove elezioni per l'11 giugno prossimo. (ANSAmed).
   

        RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

        Video ANSA



        Modifica consenso Cookie