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Catalogna: pressing su Erc da due fronti per nuovo governo

Catalogna

Catalogna: pressing su Erc da due fronti per nuovo governo

Indipendentisti e sinistra spingono, ma urne più vicine

MADRID, 13 maggio 2021, 14:24

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Si avvicina la scadenza del 26 maggio prevista dalla legge per formare un nuovo governo regionale in Catalogna dopo le elezioni di febbraio, ma le trattative fra i partiti rimangono bloccate — secondo i media iberici — e il rischio di un ritorno alle urne è sempre più concreto. Al centro delle negoziazioni, una questione che si è presa la scena nella sessione odierna del Parlamento regionale: c'è Pere Aragonès, candidato di Esquerra Republicana (Erc), il partito indipendentista che ha ottenuto più seggi e sta provando a ottenere gli appoggi per un governo solitario in minoranza, per ora senza successo.
    AI dissidi con l'altro partito indipendentista Junts Per Catalunya, insieme al quale Aragonès avrebbe i numeri per governare con appoggio della sinistra radicale separatista della Cup, adesso si somma il pressing crescente dal centrosinistra: il Partito Socialista, che ha vinto le elezioni per numero di voti e ha gli stessi seggi di Erc, chiede attraverso il suo candidato, Salvador Illa, a quest'ultimo partito l'appoggio per governare, mentre En Comú Podem, coalizione che include Podemos, ha comunicato che non tratterà con Aragonès se questi non rinuncia a un'alleanza di governo con Junts.
    Intanto, l'Assemblea Nazionale Catalana, l'associazione indipendentista della società civile più importante della regione, minaccia Erc e Junts di non "accompagnarli" più se non arrivano a un accordo, secondo dichiarazioni rilasciate in interviste ai media dalla presidente Elisenda Paluzie.
    In Parlamento, riporta l'agenzia di stampa Efe, Aragonès ha chiesto di "esplorare tutte le opzioni".
    Secondo un sondaggio del Centro delle Ricerche Sociologiche spagnolo, organismo pubblico, l'opzione preferita dai catalani è una coalizione con Partito Socialista, Esquerra e En Comú Podem.
   
   

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