(ANSA-XINHUA) - PECHINO, 19 GEN - L'ecologia delle zone umide
cinesi di importanza internazionale è migliorata, conseguenza di
una migliore qualità di acqua e biodiversità. Questo è quanto
emerso da un libro bianco pubblicato oggi dalla National
Forestry and Grassland Administration.
Il Paese asiatico ha ora 64 zone umide di importanza
internazionale, di cui 63 in Cina continentale che sono oggetto
dell'analisi del libro bianco e una nella regione amministrativa
speciale di Hong Kong.
Nel 2021 le 63 zone umide dello studio coprivano 3,73 milioni
di ettari, in aumento rispetto alle dimensioni registrate nel
2019 e sono l'habitat di 2.258 specie di piante palustri e 260
specie di uccelli delle zone umide, evidenzia il documento.
Nonostante i progressi nella conservazione, le zone umide
sono minacciate dall'invasione di piante aliene,
dall'inquinamento ambientale e dall'eccessivo consumo da parte
degli animali.
In futuro, la Cina continuerà a promuovere la conservazione e
a migliorare la capacità di gestione delle zone umide di
importanza internazionale, a effettuare il ripristino ecologico
di queste aree e a rafforzare la prevenzione e il controllo
dell'invasione delle specie aliene, come ha dichiarato Wu
Zhimin, un funzionario dell'amministrazione.
Il 2022 segna il 30° anniversario dell'adesione della Cina
alla Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale,
specialmente come habitat degli uccelli acquatici. L'accordo,
entrato in vigore nel 1975, punta a fornire un quadro di
cooperazione internazionale per la conservazione di queste aree.
Le zone umide includono paludi, spiagge e laghi, che in molti
casi sono gli habitat naturali degli uccelli acquatici, in
particolare di quelli migratori che si spostano attraverso i
confini. (ANSA-XINHUA).
Responsabilità editoriale Xinhua.