La Cina ha registrato domenica 380
nuovi casidi Covid-19 trasmessi localmente, di cui 41 accertati
e 339 asintomatici, raddoppiando i contagi del giorno precedente
e i circa 50 di metà giugno.
La stragrande maggioranza delle infezioni, ha riferito la
Commissione sanitario nazionale, riguarda le province di Anhui e
Jiangsu, entrambe vicine a Shanghai. Le autorità locali hanno
reimpostato il blocco a Lingbi, contea di oltre 1 milione di
persone nel nordest dell'Anhui, e ordinato un sesto ciclo di
test obbligatori per tutti i residenti di Si, un'altra contea
vicina con 760.000 residenti.
Wuxi, un centro manifatturiero nel delta dello Yangtze, ha
interrotto le attività in molti luoghi pubblici, inclusi negozi
e supermercati, consigliando alle persone di lavorare da casa e
sollecitando i residenti a non lasciare città se non necessario.
Yiwu, la capitale cinese delle esportazioni di piccole merci,
ha cancellato i voli per la capitale Pechino per un periodo non
specificato, ha riferito il network statale Cctv, citando le
misure di prevenzione anti-Covid: Yiwu ha segnalato tre casi
nell'ultima settimana.
L'impennata dei casi in Cina nelle ultime due settimane
metterà alla prova i tentativi dell'amministrazione del
presidente Xi Jinping di allentare le draconiane misure di
contenimento della pandemia, tra limiti ai viaggi e alle
attività economiche, nell'ambito della controversa politica
'zero-Covid'.
La scorsa settimana, la Cina ha dimezzato a una settimana il
periodo di quarantena per i viaggiatori internazionali, il primo
significativo allentamento delle restrizioni a livello nazionale
da quando le ondate della variante Omicron hanno colpito
Shanghai e Pechino. Tuttavia, la sfida per eliminare il nuovo
coronavirus aumenterà con l'arrivo di sottovarianti Covid più
trasmissibili: i ricercatori sanitari hanno avvertito la scorsa
settimana che i casi delle varianti BA.4 e BA.5 sono in aumento.
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