Continuano, in Brasile, le
proteste di parte della popolazione contro il risultato delle
elezioni presidenziali di ottobre: stamani un gruppo di indios
ha manifestato davanti al Palacio do Planalto a Brasilia, rende
noto l'online del quotidiano Gazeta Brasil.
Video che circolano sui social mostrano indigeni delle tribù
Xavante, Enawene Nawe (Mato Grosso) e Kaiapó (Pará).
L'iniziativa è guidata dal Cacique (capo-tribù) Sererê, della
terra indigena di Sangradouro nel Mato Grosso.
Durante l'atto, i dimostranti hanno rivolto insulti e critiche
contro il presidente della Repubblica eletto Luiz Inácio Lula da
Silva e il giudice della Corte suprema (Stf), Alexandre de
Moraes, che è anche presidente del Tribunale superiore
elettorale (Tse).
Due giorni fa in segno di protesta gli indios avevano invaso una
delle sale d'attesa dell'aeroporto internazionale di Brasilia,
ha informato Inframerica, la società responsabile della gestione
del terminal. Su uno degli strisioni esposti dagli indigeni era
possibile leggere (in inglese e portoghese) la frase 'Mondo, il
Brasile chiede aiuto'.
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