Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sudan: polizia lancia gas lacrimogeni sui manifestanti

Sudan

Sudan: polizia lancia gas lacrimogeni sui manifestanti

In protesta contro i militari vicino al palazzo presidenziale

KHARTOUM, 06 dicembre 2021, 15:27

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

La polizia sudanese ha lanciato oggi gas lacrimogeni su migliaia di manifestanti in marcia contro il governo a guida militare vicino al palazzo presidenziale nella capitale Khartoum, come hanno detto all'agenzia Afp dei testimoni. I manifestanti sono arrivati da vari distretti della capitale, e molti di loro portavano bandiere e inneggiavano contro il governo dell'esercito.
    Il generale Abdel Fattah al-Burhan ha guidato il colpo di Stato militare dello scorso 25 ottobre. Il primo ministro Abdalla Hamdok è stato prima messo agli arresti domiciliari e poi, a seguito di una condanna internazionale e di proteste di massa, rimesso al suo posto dopo un accordo siglato lo scorso 21 novembre.
    Ma quest'intesa tra generale e premier ha sollevato l'accusa di "traditore" mossa contro Hamdok da parte degli attivisti a favore della democrazia. Il premier ha difeso l'accordo, siglato dopo la sua liberazione, dicendo che "ferma il bagno di sangue" conseguente alla repressione delle proteste dopo il golpe, in modo da "non sprecare le conquiste degli ultimi due anni". Circa 45 manifestanti sono stati uccisi tra il 25 ottobre e il 22 novembre in scontri con le forze di sicurezza, mentre centinaia sono stati i feriti.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza