Il vicepresidente di Confindustria
Brescia Fabio Astori, titolare della delega alla Transizione
Ecologica e Sicurezza, chiede di procedere "al più presto" con
una correzione della norma che vincola al 'de minimis' la
fruizione dei crediti d'imposta per le imprese sui consumi di
elettricità e gas. Lo si legge in una nota in cui viene
ricordato che "gli aiuti 'de minimis' prevedono un massimale
ottenibile pari a 200mila euro, calcolato su base triennale
considerando tutti gli aiuti concessi sotto tale regime, e tiene
inoltre conto di tutti gli aiuti ricevuti da imprese di uno
stesso gruppo".
Secondo Astori la norma è "un grave errore, a cui va posto
rimedio quanto prima" in quanto "migliaia di aziende rischiano
infatti, in questo modo, di non poter beneficiare delle misure
adottate dal Governo per contrastare il caro energia". "Il
pericolo - sottolinea - è che molte imprese, anche della nostra
provincia, possano trovarsi a non aver diritto ad alcun credito
d'imposta, o solo a una piccola quota". "Siamo in costante
dialogo con Confindustria nazionale - aggiunge Astori - che sta
ponendo attenzione alla questione fin dal momento della
presentazione dell'emendamento lo scorso giovedì, anche
attraverso contatti diretti con i Ministri interessati, a cui è
stata ribadita l'assurdità del provvedimento". "Attendiamo
quindi - conclude - fiduciosi che venga accolto ufficialmente
il nostro appello per un intervento immediato che corregga la
norma in questione".
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