"Stiamo andando bene. Stiamo
arrivando a poco più di un anno dalla partenza del Pnrr a avere
assegnato i fondi e partono i lavori. Certo ci vorranno 4-5 anni
ma se tutto va come da programma, e per oggi le cose stanno
andando come da programma, l'Italia a fine del 2026 avrà
un'infrastruttura cloud e di comunicazione, di fibra e 5G tra le
migliori in Europa". Lo afferma il ministro per l'Innovazione
tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, al
convegno "Il futuro è ora: dalla blockchain al metaverso: le
nuove frontiere della digitalizzazione" al Senato.
Per il cloud, Colao dice che "la soluzione di polo strategico
nazionale che a giorni verrà selezionata dalla Commissione è una
delle più avanzate sia dal punto di vista della performance ma
anche della sovranità e della sicurezza che ho visto in Europa.
È uscita - osserva - la proposta francese che è fondamentalmente
la stessa nostra, ma ancora più semplificata. Siamo andati un
passo avanti".
Anche sui servizi digitali, per il ministro, "non siamo
partiti male come Paese e stiamo progredendo veloce. I cardini
sono l'identità digitale, il domicilio digitale, le notifiche
digitali e i pagamenti digitali". Colao racconta di aver
ricevuto i complimenti di alcuni ministri esteri al World
economic forum di Davos che dicevano "vogliamo capire come avete
fatto arrivare a 30 milioni di identità digitali". "Comincia a
diventare un fenomeno di cui si parla. Anche se io non sono
contento, voglio arrivare a 50 milioni", aggiunge sottolineando
la reazione "eccezionale" degli enti locali.
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