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Unicredit oltre le attese nel trimestre, con utile di 2,1 miliardi

Risultati record. I ricavi volano a 5,8 miliardi. Orcel: 'Stiamo stabilendo un nuovo punto di riferimento per il settore bancario'

   Unicredit archivia un primo trimestre da record con utili per 2,1 miliardi di euro. Gli analisti si attendevano 1,3 miliardi. I ricavi ammontano a 5,8 miliardi di euro, con un aumento del 56,5% anno su anno. 

   Il risultati di Unicredit riflettono una costante crescita di qualità, che si è sviluppata su tutte le leve principali in tutti i business, sostenuta da un
margine di interesse di 3,3 miliardi, commissioni per 2,0 miliardi, costi pari a 2,3 miliardi e rettifiche su crediti di 0,1 miliardi. Al netto del contributo del Tltro, del Tiering e delle commissioni per eccesso di liquidità contabilizzate nel quarto trimestre, i ricavi netti sono cresciuti del 22,3% trimestre su trimestre e del 65,4% anno su anno, sostenuti dalla forza della rete commerciale e dai progressi compiuti nella trasformazione industriale.

   Le rettifiche sui crediti, pari a 0,1 miliardi nel primo trimestre, sono diminuite dell'82,5% trimestre su trimestre e hanno registrato un calo sostanziale anno su anno, anche per effetto delle rettifiche  contabilizzate proattivamente a fronte delle esposizioni in Russia nel primo trimestre.
Il gruppo ha solide linee di difesa e un portafoglio creditizio resiliente e di qualità, con un'elevata copertura sulle esposizioni deteriorate, nonché overlay già esistenti pari a 1,8 miliardi. Complessivamente, ciò si traduce in un costo del rischio strutturalmente basso pari a 8 punti base nel primo trimestre 2023 e una guidance del costo del rischio invariata di circa 30-35 punti base per l'anno. I costi operativi si sono attestati a 2,3 miliardi, ridotti del 5,8% trimestre su trimestre e dello 0,6% anno su anno.

   Il gruppo mantiene un'efficienza patrimoniale leader nel settore, con 111 punti base di generazione organica di capitale nel primo trimestre, che ha portato a un CET1 ratio contabile del 16,05%, già al netto della distribuzione approvata di 5,25 miliardi per il 2022 e del dividendo in contanti accantonato nel primo trimestre, in aumento rispetto al CET1 ratio di 14,91% del quarto trimestre.  Ammontano a 3,4 i miliardi di euro di capitale generato organicamente.  Le attività ponderate per il rischio (Rwa) sono state ridotte del 3,1% trimestre su trimestre, a 298,8 miliardi. Il Rote (il
rendimento del patrimonio netto tangibile) è al 20,4.

   Inoltre, UniCredit ha migliorato la propria guidance finanziaria per il 2023, con un NII (margine di interesse) di oltre 12,6 miliardi di euro, ricavi netti superiori a 20,3 miliardi e un utile netto al di sopra 6,5 miliardi, fissando una nuova base di riferimento per il 2024-2025. La banca ha anche aumentato le proprie ambizioni di distribuzione agli azionisti per il 2023 ad almeno 5,75 miliardi.

   "Per il nono trimestre consecutivo UniCredit ha conseguito risultati finanziari eccellenti, migliorando il livello di redditività e la distribuzione grazie alla capacità di sprigionare il valore intrinseco del Gruppo". Lo dice il ceo di Unicredit, Andrea Orcel a commento dei risultati del primo trimestre. "Stiamo compiendo progressi significativi nell'esecuzione del piano strategico e siamo nella seconda fase della nostra trasformazione industriale, stabilendo un nuovo punto di riferimento per il settore bancario", rileva ancora Orcel, aggiungendo che la banca sta "rafforzando la rete commerciale e ottimizzando i nostri prodotti e servizi per offrire il meglio ai nostri clienti nel modo più efficiente". 

    E dopo la diffusione della trimestrale è partenza sprint in Borsa per: il titolo sale del 5,5% a 18,6 euro.

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