Un 2021 da record per le società
italiane del settore dell'energia con un fatturato complessivo
di 351,8 miliardi di euro in aumento del 60,8% rispetto all'anno
precedente e utili sopra i 16 miliardi. E' quanto emerge dalla
settima edizione del "Rapporto sui bilanci delle Società
dell'energia 2014-2021" realizzato dal Centro Studi CoMar, nel
confronto tra fine 2021 e 2020 e previsioni sul 2022. Il
rapporto ha preso in considerazione 481 imprese di diritto
italiano del settore che producono, distribuiscono e vendono sia
elettricità e gas, che petroli e carburanti. Sul boom del 2021
incide ovviamente il risultato fortemente negativo del 2020. Ma
i dati del 2021, si evidenzia sono notevoli anche rispetto al
precedente picco raggiunto nel 2014 di 306,9 miliardi.
Il paragone degli utili è non solo con le perdite di 2,6
miliardi del 2020 ma anche con i 6,9 miliardi del 2019. A
crescere anche il margine operativo netto, che ha sfiorato i
31,7 miliardi di euro, sostanzialmente il doppio dei 15,9
miliardi del 2020 pandemico e il 36,3% su quello del 2014. Anche
i debiti finanziari, tuttavia, sempre tra il 2020 e il 2021, si
sono incrementati significativamente, nella misura del 12%,
portandosi a 187,6 miliardi di euro, 20,2 miliardi in più anno
su anno; e questo stock complessivo del 2021 è in aumento del
35,2% sui 138,7 miliardi del 2014; il rapporto tra debiti
finanziari e fatturato, dopo il balzo al 76,8% nel 2020 (venti
punti in più sul 2019), è tornato al 53,5%, rapporto già più
fisiologico su tutti quelli registrati dal 2014.
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