La Borsa di Milano, dopo un avvio
positivo, si appiattisce così come il resto delle Piazze europee
che guardano al conflitto in Ucraina, all'inflazione e alle
mosse sui tassi da parte di Bce e Fed con i toni da falco del
presidente Powell.
Il Ftse Mib naviga sulla parità (-0,01% a 24.297 punti). Sul
listino le vendite interessano Tim (-1,19%), Leonardo (-1,34%),
Mediobanca (-1,23%) con indiscrezioni di stampa che parlano di
uno stop della Bce alla Delfin di Leonardo Del Vecchio di salire
oltre il 20%. Poco mossa Unicredit (+0,10%) sui rumors riportati
dall'Ft di colloqui con Commerzbank (+2% a Francoforte) che la
guerra ha stoppato. Lo spread tra Btp e Bund è stabile a 190
euro con il rendimento del decennale italiano al 2,95%.
Tra le altre Piazze Londra registra un -0,07%, Parigi è
invariata e Francoforte segna un -0,02%.
Il gas prosegue nel rialzo. I future ad Amsterdam salgono
(+2,47%) a 96,5 euro al megawattora. Il petrolio con il wti
allunga a 114 dollari al barile (+1,68%). Il brent supera quota
113 dollari al barile (+1,6%). Sul fronte dei cambi, il rublo
scende a 64 sul dollaro e sotto 68 sull'euro che a sua volta
cala a 1,05 sul biglietto verde.
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