Una ricompensa "di quasi 200
milioni di dollari", la più alta mai corrisposta, è stata
assegnata a un whistleblower "le cui specifiche, credibili e
tempestive informazioni originali hanno contribuito
significativamente a una investigazione già aperta che ha
portato al successo di un'azione sanzionatoria, come pure di due
azioni collegate, da parte di un regolatore statunitense e
straniero". Lo comunica in una nota la Cftc, l'authority Usa sul
mercato dei derivati, sottolineando come le informazioni fornite
"hanno condotto la Cftc a un'importante, diretta prova di
condotte illecite"
Secondo il Financial Times a ricevere la maxi-ricompensa è
stato un dipendente di Deutsche Bank, che con le sue rivelazioni
aveva aiutato le indagini della Cftc nello scandalo della
manipolazione del Libor, il tasso di riferimento del mercato
interbancario europeo, portando a una sanzione di 2,5 miliardi
di dollari nei confronti dell'istituto tedesco, uno tra gruppi
bancari internazionali coinvolti nella manipolazione.
Il programma sulle 'soffiate' della Cftc è stato creato con
il Dodd-Frank Act con cui è stata riformata Wall Street nel 2010
dopo la crisi finanziaria del 2008. Dal 2014 la Commissione ha
elargito più di 300 milioni di dollari di ricompense a fronte di
sanzioni emesse per oltre 3 miliardi di dollari. I
whistleblower, la cui identità viene protetta, possono ricevere
tra il 10 e il 30% delle somme recuperate.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA